POLITICA & SANITÀ

Assunzioni solo per mille precari.
Braccio di ferro sindacati-Regione

Tensione sulle stabilizzazioni di infermieri e oss. I rappresentanti dei lavoratori contestano la soluzione annunciata da Cirio e Icardi. Chiedono l'assunzione per tutti gli oltre 5mila contrattualizzati a termine. Il nodo dei tetti di spesa. Minaccia di sciopero

Se non è rottura poco ci manca, tra sindacati e Regione sulla questione della stabilizzazione degli infermieri e operatori sociosanitari assunti con contratti a termine per fronteggiare la pandemia. 

“Con grande rammarico abbiamo dovuto constatare che il presidente della Regione Alberto Cirio ha avanzato una proposta che riteniamo ancora largamente insufficiente”, scrivono in una nota cogiunta le sigle sindacali che pertecipano al tavolo – Cgil,Cisl, Uil, Nursing Up e Fials – dopo l’incontro con il governatore e l’assessore Luigi Icardi. “Non solo non convincono i numeri del personale avente i requisiti per la stabilizzazione rappresentatici dall'assessorato che risultano essere massivamente inferiori rispetto a quelli dichiarati nell'ultimo incontro. Ma è il dato politico che ci preoccupa di più da parte del presidente – sostengono i sindacati – infatti, si è palesata una sostanziale chiusura alla nostra richiesta di investire economicamente da parte della Regione sul capitolo del personale mediante l'aumento dei tetti di spesa delle aziende sanitarie”.

Sul fronte opposto si ribadisce che “stabilizzare tutti coloro per cui oggi è consentito a livello normativo farlo e, parallelamente, mantenere aperti i tavoli di confronto a livello regionale e nazionale per individuare i percorsi con cui garantire la continuità lavorativa agli altri è la volontà espressa oggi dalla Regione durante l’incontro”. La divisione tra rappresentanti dei lavoratori e Regioni sta nei numeri: i primi chiedono la trasformazione, anche graduale, degli oltre 5mila infermieri, oss e amministrativi assunti con contratti a temine, la seconda spiega che ci sono dei limiti.  

“La normativa nazionale consente di assumere a tempo indeterminato il personale sanitario, infermieri e oss, a patto che abbiano maturato entro giugno di quest’anno almeno 18 mesi di servizio, di cui almeno 6 nel periodo tra il 31 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022. In Piemonte parliamo – spiegano Cirio e Icardi – di 1.137 persone che la Regione stabilizzerà a partire da luglio”.

Governatore e assessore spiegano di comprendere “la posizione dei sindacati”, con un riferimento pungente alle “elezioni che interesseranno a breve le varie sigle”, a ribadiscono di condividere “il bisogno di dare continuità anche a coloro che la normativa attuale non consente di assumere. Per questo – spiegano ancora Cirio e Icardi - abbiamo fatto la nostra parte, garantendo con risorse regionali la stabilizzazione di queste 1.137 persone che diventeranno dipendenti fissi della sanità regionale. Ma da soli non possiamo fare tutto”. Ancora una volta si guarda al Governo: “lo sollecitiamo ad una azione nazionale straordinaria, solida, tale da garantire fondi strutturali per la stabilizzazione del personale e mettere in sicurezza il futuro della sanità del nostro Paese”. Dal canto loro i sindacati non mollano la presa e spiegano che “Siamo pronti a sottoscrivere l'accordo per garantire la stabilizzazione dei precari, ma crediamo non accettabile che queste avvengano esclusivamente a scapito del turnover. Ci aspettiamo pertanto che al prossimo incontro la Regione si presenti con una posizione più vicina alle nostre richieste. Differentemente sarà mobilitazione regionale”.

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