PALAZZO LASCARIS

Fondi alle associazioni anti aborto, Grimaldi: "Bloccheremo il bilancio"

La giunta regionale annuncia uno stanziamento da 400mila euro per sostenere le donne incinta in difficoltà economica. Dalla sinistra l'accusa di "campagna neofascista" e la minaccia di barricate in aula. Magliano (Moderati) però plaude: "Iniziativa giusta"

Il centrodestra annuncia uno stanziamento per ridurre gli aborti e dall’opposizione ecco gli strali di chi minaccia di bloccare il bilancio. I contendenti, neanche a dirlo, sono l’assessore Maurizio Marrone e il capogruppo di Liberi uguali e verdi Marco Grimaldi. È di questa mattina la notizia che la giunta ha istituito un fondo denominato “Vita nascente” da 400mila euro per l’assegnazione di contributi finalizzati alla promozione ed alla realizzazione di progetti di tutela materno-infantile: “In Piemonte potranno nascere 100 bambini in più, che altrimenti non sarebbero venuti al mondo a causa dei problemi economici delle loro madri” esulta Marrone, che da poco ha anche la delega alle Politiche sociali.  

“Abbiamo deciso di dare finalmente applicazione ad una misura prevista dalla legge nazionale 194, ma fino ad ora mai applicata in Piemonte – spiega l’assessore Marrone –. Il nostro obiettivo è garantire il vero diritto di scelta della donna, che può anche essere la scelta della vita, intervenendo a sostegno delle donne in situazioni di fragilità sociale. I progetti, finalizzati al superamento delle cause che potrebbero indurre all'interruzione di gravidanza, potranno essere presentati dalle realtà e associazioni accreditate presso le Asl, che dopo aver predisposto un programma dettagliato delle attività, dovranno poi rendicontare le spese sostenute per le medesime”. Tutto bene? Mica tanto.

Dall’opposizione la sinistra sale sulle barricate. “Marrone è in piena campagna popolazionista, fermeremo un bilancio che taglia assegni di cura e borse di studio e include il sostegno alle associazioni pro vita” tuona Grimaldi. “Non bastava fare entrare le associazioni pro-vita nei consultori e organizzare spazi all’interno di Asl e ospedali – osserva Grimaldi – o disapplicare le linee guide del ministero sulla somministrazione di Ru486 anche in consultorio, ora Marrone annuncia il fondo dedicato a progetti promossi da quelle stesse associazioni che definiscono l’aborto prima causa di femminicidio. Siamo in piena campagna popolazionista neofascista – accusa – con due mani tese a soggetti che praticano forme di pressione e terrorismo psicologico sulle donne che scelgono l'interruzione di gravidanza. In un bilancio in cui mancano le risorse per sostenere gli assegni di cura e le borse di studio, l’accesso universale alla sanità, la transizione ecologica, le politiche attive per il lavoro, si sono trovati 400mila euro per l’ennesima campagna contro l’autodeterminazione delle donne? Eppure – conclude – nel maxiemendamento e nel subemendamento alla legge non c’è nulla e l’assessore Tronzano assicura di non essere al corrente se non da ieri in una comunicazione interna”.

Un’iniziativa, quella assunta dall’assessore Marrone, che incassa però la condivisione anche nell’opposizione. “Finalmente la giunta dà atto e seguito a quanto stiamo chiedendo, come Moderati, da due anni a questa parte in due bilanci diversi. Sosterrò sempre ogni politica a difesa della vita e ogni buon progetto di tutela materno-infantile e invito i colleghi in Consiglio regionale, anche tra le file della minoranza, a fare lo stesso e anzi a chiedere, per questa finalità, risorse ancora più consistenti”, spiega il capogruppo dei Moderati in Regione, Silvio Magliano. Per l’esponente del centrosinistra “non solo è una buona notizia, anzi, avremmo voluto risorse ancora più consistenti. La Giunta parla di cento bambini in più che potranno nascere, con più risorse finanziarie potrebbero essere ancora di più. Non ci sembra sensato, come fanno alcuni colleghi, provare a riaccendere vecchie polemiche invece di apprezzare il tentativo della Regione di sostenere chi sta provando a fare una scelta a favore della vita e dimostrando fiducia nel futuro. Di queste risorse – conclude Magliano – neanche un euro dovrà restare nelle casse delle associazioni che dovranno individuare e segnalare le madri e le coppie da accompagnare e sostenere nella loro gravidanza”.

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