OBITUARY

Addio a Fogola, libraio della libertà

Si è spento stamane Nanni che con il fratello Mimmo diede vita nel suo negozio di piazza Carlo Felice a uno dei pochi cenacoli culturali anticonformisti di Torino. Non solo vendita di libri ma anche raffinata casa editrice e galleria d'arte

È morto questa mattina Giovanni Battista Fogola, per tutti Nanni. Aveva 81 anni e, insieme al fratello Mimmo e al cugino Ludwig, è stato uno degli animatori della vita culturale torinese, uno dei pochi controcorrente rispetto alla cappa egemonica del conformismo subalpino, con l’omonima libreria e casa editrice. Le sue condizioni di salute, già precarie da tempo, sono peggiorate negli ultimi giorni, riferisce il fratello Mimmo, che dopo la chiusura della libreria nel 2014 ha proseguito l’attività libraria con le bancarelle nei mercatini.

“Avevamo un ottimo rapporto e in qualche modo posso dire che se sono nato è grazie a lui”, dice il fratello, riferendosi a un aneddoto che la madre raccontava sovente “e che mi è rimasto nel cuore. Tra i sette figli di nostro nonno – racconta – c’erano quattro femmine e una di loro ha avuto tre maschi. Quando è nato il terzo, mio fratello ha detto a nostra mamma che Gesù era ingiusto, perché aveva dato alla zia un terzo figlio mentre lui non aveva neanche un fratellino. E così mia mamma ha deciso di accontentarlo e sono nato io”. Un legame che li ha visti portare avanti l’attività di famiglia. “È una cosa che è venuta da sé – spiega – già alle medie andavamo ad aiutare in libreria. Io, Nanni e Ludwig eravamo legati alla libreria, alla famiglia e anche quando c’erano delle liti c’era la capacità di non andare mai oltre, a un certo punto c’era una visione più globale e tutto andava a posto”. Una vita spesa fra i libri, dunque. “Il mio preferito – svela Mimmo – è Delitto e castigo, mio fratello amava molto Pinocchio e Cent'anni anni di solitudine, e per tutti e due uno dei libri migliori è sempre stato I promessi sposi”.

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