VERSO IL VOTO

Tutti pazzi per le elezioni, c'è persino il partito della follia

C'è tempo fino a domenica per depositare i simboli, primo step per chi vuole presentarsi alle urne del 25 settembre. Tra i volti noti e qualche arruffapopolo sono già 23 i loghi registrati. E tra questi anche il movimento di Giuseppe Cirillo

La “follia creativa” come metodo politico. A proporla è Giuseppe Cirillo, leader del Partito della Follia, tra i tanti rappresentanti di lista in fila davanti al Viminale per il deposito dei simboli. “Vogliamo una multa per i politici che sbagliano, vogliamo le elezioni di metà mandato come verifica dell’operato del loro. Stiamo raccogliendo le firme ed entro la settimana le dovremmo raccogliere tutte. Siamo già oltre l’80%”. Cirillo va in giro con dei preservativi per sensibilizzare “contro un’altra pandemia, quella dell’Aids. E per questo – dice – lo Stato fa pochissimo. L’idea della follia creativa è il superamento del limite degli stereotipi e dell’ipocrisia della società. Chi supera questo limite è positivamente folle. Il folle è chi va controcorrente”.

I primi a depositare i simboli sono stati il Partito liberale Italiano, il Maie (Movimento associativo italiani all'estero) e il Sacro Romano Impero cattolico “e pacifista”. Per la Lega il senatore Roberto Calderoli e il deputato Andrea Crippa. Poi Clemente Mastella che presenta il suo contrassegno “Noi di Centro” europeisti. Per Azione e Italia Viva il vicesegretario del partito di Calenda, Andrea Mazziotti. In fila anche il generale Antonio Pappalardo con il contrassegno Gilet arancioni. Quello di oggi è di fatto il primo step della campagna elettorale agostana. I partiti hanno tempo fino a domenica 14, alle 16, per presentare i simboli. Sul portale Eligendo ci sono le istruzioni per la presentazione e ammissioni delle candidature: un dossier di oltre 300 pagine in cui vengono illustrate le regole a cui attenersi. Il contrassegno di lista deve essere consegnato a mano su supporto digitale o in “triplice esemplare” in forma cartacea. Oltre al simbolo – entro lo stesso periodo di tempo – dovrà essere consegnato anche lo statuto o, in mancanza dell’iscrizione al registro, una dichiarazione “in cui vengono indicati gli elementi minimi di trasparenza del medesimo partito o gruppo politico”. Per i simboli regolari, scaduto il termine, il Ministero entro 48 ore restituisce “al domicilio eletto in Roma del depositante, un esemplare del contrassegno con l’attestazione dell’avvenuto deposito e della sua regolarità”. Per quelli non regolari, il Viminale invita il “depositante” a sostituirlo entro altre 48 ore “dalla notifica del relativo avviso” con la possibilità di presentarne “uno che non riproduca in alcun modo gli elementi ritenuti in contrasto con le disposizioni di legge”.

Sono 48 i simboli al momento depositati al Viminale. In ordine i contrassegni sono: Pli Partito Liberale Italiano, Maie-Movimento Associativo Italiani all’estero con Merlo, Sacro Romano Impero Cattolico, Liga Veneta Repubblica, MPL-Movimento Politico Libertas, Partito Unione Nazionale Italiana, Azione-Italia Viva-Calenda, Mastella Noi di Centro Europeisti, Lega-Salvini Premier, De Luca Sindaco D'Italia-Sud chiama Nord, Moderati, Gilet Arancioni-Unione Cattolica Italiana, Sud chiama Nord-Giarrusso, Partito Pensionati al Centro, Panzironi-per Rivoluzione Sanitaria, per l’Italia con Paragone-Italexit, Partito Gay Lgbt+ solidale ambientalista liberale, Libertas-Democrazia Cristiana, Pci, Naturalismo-Movimento Internazionale, Vita, Südtiroler Volkspartei, Movimento delle Libertà.

Anche alle prossime elezioni politiche saranno i sorteggi a decidere, come previsto dalla legge, la numerazione progressiva dei simboli delle liste dei candidati sulla scheda elettorale. Il sorteggio è unico per ogni circoscrizione della Camera e per ogni regione del Senato. Gli uffici del Viminale, alla presenza dei delegati di lista appositamente convocati, effettuano un primo sorteggio tra le coalizioni e le liste non collegate. Con il sorteggio viene quindi definito l’ordine con cui verranno riportati sulla scheda e sui manifesti i candidati uninominali e le coalizioni oltre alle liste singole ad essi collegate (con a fianco i relativi candidati di lista in tutti i collegi uninominali della regione). Per stabilire, poi, il numero d'ordine delle liste all'interno delle coalizioni, si procede al sorteggio di tutte le liste in coalizione: queste verranno inserite per la stampa sui manifesti e sulle schede di votazione nei vari collegi uninominali all’interno della propria coalizione in base al numero d’ordine riportato dal sorteggio: si parte da quella che ha riportato il numero d’ordine più basso per finire con quella con il numero più alto. E così per ogni coalizione ed in tutti i collegi uninominali della medesima coscrizione per la Camera e regione per il Senato.

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