VERSO IL VOTO

Meloni tira la volata al centrodestra.
Ma il governo mangerà il panettone?

Tra gli elettori prevale lo scetticismo sulla solidità delle coalizioni. Per il 16%, un esecutivo guidato dalla leader di FdI potrebbe non arrivare a Natale. Alto il giudizio sull'operato di Draghi, Mattarella figura di riferimento. Tutti dati del sondaggio YouTrend

Il 45% degli italiani dichiara che il 25 settembre andrà sicuramente a votare, percentuale che sale al 64% aggiungendo anche chi probabilmente andrà alle urne. È quanto emerge dal sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky Tg24. Indecisi e astenuti, arrivano al 41%, con dunque il 59% di italiani che ha deciso il proprio voto. Almeno un 5% di italiani è intenzionato ad andare ai seggi ma non sa ancora a chi dare la preferenza. Il 30% degli intervistati ha dichiarato che non andrà a votare perché non si sente rappresentato da nessun partito, il 22% sostiene che è inutile andare alle urne se poi i governi vengono formati senza tener conto della volontà dei cittadini. Per il 10% i partiti non mantengono le promesse, l’8% pensa che in Parlamento vadano sempre le stesse persone e per il 4% la democrazia italiana non funziona. Il 3% non andrà a votare perché ritiene che non ci siano leader politici capaci, l’1% perché non trova un candidato che lo rappresenti e un altro 1% non condivide le proposte politiche del partito che dovrebbe rappresentarlo. Il 6% non andrà a votare ma non sa dire con precisione per quale motivo.

Per quanto riguarda le intenzioni di voto, la coalizione di Centrodestra è al 47,2% (47,3% la scorsa settimana) mentre il Centrosinistra al 28% (28,5% sette giorni fa). Fratelli d’Italia resta il primo partito con il 25,3% (24,2% nella precedente rilevazione). La Lega registra un 12,9%, Forza Italia è al 7,9%, Noi Moderati all’1,1%. Il Pd è secondo nelle intenzioni di voto con il 21,2% (21,9% la scorsa settimana). Sinistra italiana/Europa Verde si attestano al 3,4%, +Europa è stabile al 2,2% e Impegno Civico è all’1,2%. Il M5s è al 13,8% (era al 12,1%). Azione/Italia Viva 5,5%, ItalExit al 2,4% e Unione Popolare all’1%.

Il 43% degli italiani ritiene che le elezioni saranno vinte dal Centrodestra, mentre il 13% pensa che dalle urne non emergerà nessuna maggioranza. Secondo l’8% vincerà il Centrosinistra, secondo il 7% il M5s. Dal sondaggio emerge lo scetticismo degli italiani sulla solidità di entrambe le coalizioni e sull’effettiva capacità dei leader di tenere salda la guida. Secondo il 16%, un governo di Centrodestra potrebbe non arrivare a Natale. Una percentuale che raddoppia (29%) se nella stessa posizione si trovasse il Centrosinistra.

In base alla rilevazione, le figure in cui gli italiani ripongono maggiormente fiducia sono ancora il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (59%) e il Presidente del Consiglio uscente Mario Draghi (52%). Seguono i leader di partito Giuseppe Conte (37%), Giorgia Meloni (36%) e Matteo Salvini (32%). Poi Silvio Berlusconi (31%), Emma Bonino (24%), Enrico Letta (23%), Luigi Di Maio (20%) e Carlo Calenda (17%). A ruota Matteo Renzi (16%), Nicola Fratoianni (11%), Gianluigi Paragone (10%), Benedetto Della Vedova (9%) e Angelo Bonelli (8%). Per quanto riguarda la fiducia nella politica in generale, gli italiani continuano a non riporne (79%). Solo il 16% si fida molto o abbastanza. Il 55% dà un giudizio positivo sull’operato dell’uscente governo Draghi. La politica suscita rabbia nel 59% degli italiani e indifferenza nel 31%. Solo il 4% esprime invece soddisfazione.

Per quanto riguarda i temi della campagna elettorale, in politica estera gli italiani rimangono “europeisti” e ritengono che l’Ue e l’Euro siano essenziali per il benessere del nostro Paese. In tema di guerra in Ucraina, il 36% invece ritiene che l’Italia non abbia alcun obbligo di sostenere militarmente l’Ucraina contro l’invasione russa. Dal sondaggio emerge anche un grande favore per lo ius scholae: il 47% si dice d’accordo controil 17% dei contrari.Il 53% ritiene che gli italiani dovrebbero avere la precedenza (a parità di condizioni) sugli immigrati nell’assegnazione delle case popolari. Sulla flat tax, il 35% degli italiani si dichiara a favore, il 30% contrario. Sul tema economico-assistenziale il 50% degli italiani è a favore di una limitazione del Reddito di Cittadinanza. Dal sondaggio emerge poi che il 46% degli italiani ritiene che la legge sull'aborto non sia troppo permissiva e non vada modificata. Anche sulla criminalizzazione della coltivazione e commercio delle droghe leggere c’è un leggero saldo a vantaggio di chi è contrario (+7%). Il 50% degli italiani pensa che l’Italia abbia urgentemente bisogno di una legge contro l’omotransfobia. Alta la percentuale degli italiani che ritiene sia necessario legalizzare l'eutanasia: 63%. Anche a distanza di mesi, il 43% degli italiani non si pente della scelta di aver imposto le sanzioni alla Russia in seguito all’invasione dell’Ucraina. Si equivalgono invece le percentuali di chi pensa che le sanzioni alla Russia vadano mantenute e di chi ritiene invece che vadano rimosse.

 

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