Comba console Bielorussia? Botta e risposta tra FdI e Più Europa

Botta e risposta tra Fratelli d'Italia e Più Europa riguardo la carica di console onorario della Bielorussia di Fabrizio Comba, coordinatore piemontese del partito di Giorgia Meloni.

“Nonostante poco dopo l’invasione russa, a marzo, Comba si sia affrettato a comunicare alla stampa di essersi dimesso da console onorario della Bielorussia – ha detto Riccardo Magi, presidente di Più Europa e candidato nel collegio uninominale di Torino Centro per il centrosinistra – queste dimissioni non sono mai giuste a destinazione, tant'è che a fine giugno, e tutt'ora, risulta ancora detenere ufficialmente questo titolo. E non si tratta di un titolo onorifico, poiché nell'esercitare quelle funzioni gode delle immunità e delle prerogative riconosciute a un console straniero. Di uno Stato, la Bielorussia, ricordiamolo, sottoposto a sanzioni internazionali. Possibile che questo non venga visto come un problema?”.

“Mi sono dimesso dalla carica di Console Onorario della Repubblica di Bielorussia – replica Comba - rispettando la procedura prevista, con formale comunicazione all’Ambasciata competente.
Evidentemente a Magi sono non del tutto chiare le funzioni e le competenze di un Console Onorario e sottolineo che tutti i passaggi burocratici successivi alle dimissioni formali, esulano dalla mia volontà, in quanto l’exequatur, strumento attraverso il quale viene incaricato un Console, è un atto formale del Ministro degli Esteri.

Ho infatti  ricoperto questo ruolo  dal 2004, con un’interruzione per sopraggiunta incompatibilità, per poi essere successivamente incaricato e comunque anteponendo sempre l’aspetto umanitario a qualunque altro obbiettivo, con azione di supporto all’accoglienza dei bambini, poiché proprio il Piemonte, insieme alla Sardegna, è stata la regione che ha accolto il maggior numero di minori in difficoltà”.

“Inviterei – conclude il coordinatore regionale di FdI – chi vuole fare seriamente politica a verificare puntualmente le proprie fonti e a fornire indicazioni appurabili e non fuorvianti, per un confronto corretto e per non ledere l’onorabilità di ciascuno. Per quanto quindi accaduto nel corso dell’intervento televisivo di Riccardo Magi, ritenuto lesivo della mia immagine, a tutela della mia persona e della mia rispettabilità mi riservo di rivolgermi alle opportune sedi competenti”.

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