CENTROSINISTRA

La scalata del Monviso per il 2024

Giaccone avvia il consolidamento della sua lista civica e in vista delle prossime regionali tesse nuove alleanze. Si rinforza l'asse tra Torino e Cuneo. Nuovi ingressi e organigrammi. Nessuna partecipazione alla costituente del Pd: "Siamo alleati, ma distinti"

Mentre il Partito democratico prova faticosamente a iniziare la sua cura ri-costituente, in Piemonte la principale lista alleata (seconda forza alle ultime amministrative di Torino) si organizza in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Si tratta della Lista Monviso, che in attesa di festeggiare i suoi primi dieci anni di vita (l'esordio fu nel 2014 a sostegno della candidatura in piazza Castello di Sergio Chiamparino) si è data un’organizzazione attorno alla figura “federativa” del consigliere regionale Mario Giaccone. All’orizzonte ci sono le regionali del 2024, il campo resta quello del centrosinistra; “alleati ma distinti” rispetto al Pd, questa è la formula che sintetizza il rapporto con il partito di Enrico Letta. C’è uno spazio civico che Giaccone intende continuare a presidiare, allargando anzi il perimetro della sua azione anche attraverso il dialogo con altre forze.

Dopo la frattura del 2021, proprio sulle comunali di Torino, il consigliere regionale è tornato a parlarsi con l’assessore Francesco Tresso che dal Monviso era polemicamente sceso quando la lista decise di non sostenere la sua candidatura a sindaco nelle primarie del centrosinistra, schierandosi sin da subito con Stefano Lo Russo. Così è nata Torino Domani, un mezzo improvvisato per portare Tresso in Sala Rossa e di lì dritto nella nuova giunta di centrosinistra. Ora c’è chi lavora a costruire un ponte tra le due isole.

Nell’ultimo incontro che si è svolto lo scorso 30 settembre, per la prima volta la Lista Monviso si è data una struttura, valorizzando gli eletti a Palazzo Civico - l'assessore al Commercio Paolo Chiavarino, che assume la carica di numero due - e nelle circoscrizioni, a partire da Francesco Martinez, consigliere alla 1, vice coordinatore assieme al collega della 2 Maurizio Versaci. In una sorta di direttivo anche gli altri rappresentanti nei vari quartieri, Chantal Balbo di Vinadio, Giuseppe Genco, Marco Aragno, Roberto Luvison, Alberto Loi Carta. Un modo per garantirsi un radicamento ancora maggiore nel capoluogo dove un anno fa ottenne 15mila voti pari al 5%.

“Il Monviso rappresenta un’area civica moderata  e progressista con chiari riferimenti a valori solidali, sociali e popolari” è la sintesi di Giaccone che ha rinsaldato anche l’asse con Cuneo dove recentemente la lista è stata tra i pilastri del successo di Luca Robaldo a capo della Provincia, “sconfiggendo il centrodestra a casa del governatore Alberto Cirio”. È presente nelle più importanti amministrazioni locali cuneesi con denominazione diverse e autonome ma che sono collegate tra loro. Tra questi c’è l’attuale  vicesindaco di Saluzzo Franco Demaria, già candidato alla Regionali nella lista Monviso nel 2019. Ad Alba l’ex assessora Rosanna Martini di Impegno per Alba, che dal dicembre scorso ha anche conquistato il seggio in Provincia nella lista di centrosinistra. Gabriele Campora di Mondovì in movimento è diventato vicesindaco del “capoluogo” monregalese, mentre lo scorso giugno, Cuneo Solidale è stata determinante con il suo 7,2% per il successo di Patrizia Manassero e ora è rappresentata dal presidente del Consiglio Marco Vernetti, dall’assessore Alessandro Spedale e dalla consigliera comunale Stefania D’Ulisse.

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