SANITÀ

Privati in ospedale, slitta il bando. Rischio gara deserta a Tortona 

Spostato da lunedì al 14 novembre il termine per la presentazione delle offerte. La gara per assegnare una parte dei servizi per nove anni e 49 milioni aveva suscitato forti perplessità in Regione e decisa opposizione dal centrosinistra e dai sindacati.

La concreta preoccupazione che quel bando di gara potesse andare deserto era stata espressa, chiaramente e con un certo vigore, dall’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi al direttore generale dell’Asl di Alessandria Luigi Vercellino, non nascondendo dubbi e perplessità sul capitolato. Il manager a capo (per ora) dell’azienda sanitaria alessandrina, nonostante ciò, era andato dritto per la strada imboccata e che, nelle sue intenzioni, dovrebbe condurre a dare in appalto ai privati una parte dei reparti dell’ospedale di Tortona.

Il termine fissato per la presentazione delle offerte era previsto per lunedì prossimo, ma ecco che martedì scorso con un provvedimento firmato dalla responsabile del procedimento, Lucia Carrea, la scadenza viene posticipata alle ore 15 del 14 novembre. Perché allungare i termini? Quale la ragione alla base del posticipo di una scadenza per la presentazione delle offerte di un bando europeo per un servizio della durata di nove anni e un costo previsto di circa 49 milioni di euro?

I timori manifestati in corso Regina (e non solo lì) di vedere anche questa gara come altre (a partire da quella per la realizzazione della Città della Salute di Novara) andare deserta paiono trovare conferma nella decisione assunta pochi giorni fa dall’Asl alessandrina. A quanto risulta, Vercellino aveva dato rassicurazione all’assessore sul fatto che non si sarebbe rischiato di trovarsi di fronte a un bando senza partecipanti. Quanto sta succedendo sembra, invece, suggerire l’esatto contrario. Nell’atto firmato dalla dirigente non si fa cenno ai motivi dell’allungamento dei tempi e anche questo particolare lascia spazio all’ipotesi prevalente.

Certo non si può dire che quello per l’appalto di una parte dei servizi dell’ospedale di Tortona sia un percorso senza intoppi e interrogativi. Il bando prevede di affidare ai privati il reparto di Recupero e Riabilitazione Funzionale  (una ventina di letti circa), gli ambulatori specialistici di Cardiologia, Neurologia, Allergologia, Pneumologia, Dermatologia, Gastroenterologia e Reumatologia, ma anche il Pronto Soccorso. Carenza di medici e difficoltà gestionali sarebbero alla base di una decisione che era nell’aria da tempo tra pareri favorevoli e contrari. 

Passano pochi giorni dall’annuncio della pubblicazione del bando sulla Gazzetta Europea e addirittura spunta chi sostiene che “guardando nella sfera di cristallo” prevede il vincitore della gara. L’ex consigliere regionale della lista montian-chiampariniana Scelta Civica per Chiamparino, Alfredo Monaco, medico di professione, in un post scrive: “Vedo, prevedo e stravedo nella sfera di cristallo, una tal Villa Esperia vincitrice del bando che, guarda caso, si occupa di riabilitazione in Lombardia. Il chiacchiericcio su questa storia da tempo circola nell'alessandrino e non ho idea di come finirà ma il disegno è certo – scrive Monaco – continuare a distruggere la sanità pubblica piemontese per offrirla su un piatto d'argento ai gruppi privati lombardi per un tozzo di pane”.

Contro l’appalto predisposto dall’Asl diretta da Vercellino si levano non solo i partiti del centrosinistra, Pd in testa, ma anche i sindacati. In più secondo alcuni il bando ha difficoltà a stare in piedi. Nel valore dell’appalto la redditività del reparto di Recupero e riabilitazione funzionale è indicata in 2 milioni e 400 mila euro l’anno, cifra che risulta quasi il doppio del risultato che si ottiene moltiplicando la quota giornaliera per ogni posto letto (ne sono previsti venti) pari a circa 240 euro per 365 giorni, tenendo conto che in realtà il conto lo si dovrebbe fare su circa il 90% del periodo. Perché valutare 2 milioni e 400mila euro quel che al massimo delle tariffe dovrebbe essere pagato un milione e 700 mila euro? Come si farà a far tornare i conti quando si tratterà di pagare chi si sarà aggiudicato la gara? 

Non poche le domande che hanno accompagnato la procedura che ci si attendeva avesse il suo epilogo con la presentazione delle offerte lunedì prossimo e che, invece, sarà spinta più avanti. Perché? Erano fondati i timori manifestati in corso Regina ed esclusi dal vertice dell’Asl di dover (provare a) giustificare l’ennesima gara andata deserta? 

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