SANITÀ

Tortona, ospedale ai privati: "Il Tar annulli la gara"

Svolta nel discusso bando per "appaltare" il Pronto Soccorso e altri reparti. Richieste di revocare la procedura arrivate da più fronti a causa della mancanza di personale. Ora il sindacato dei medici Anaao si rivolge ai magistrati. Rivetti: "C'erano altre strade percorribili"

La discussa gara per l’affidamento ai privati di alcuni reparti dell’ospedale di Tortona potrebbe essere sospesa e, addirittura, annullata. La decisione di Anaao Piemonte, il sindacato dei medici ospedalieri, di rivolgersi al Tar chiedendo “l’annullamento previa sospensiva” della delibera con cui il direttore generale dell’Asl di Alessandria Luigi Vercellino lo scorso 20 luglio ha indetto una “procedura aperta per il conferimento di servizi sanitari presso il presidio ospedaliero di Tortona inerenti la gestione della attività di Recupero Funzionale, della piattaforma ambulatoriale e del Pronto Soccorso”, rappresenta una svolta importante e foriera di possibile conseguenze eclatanti in un vicenda partita col piede sbagliato e subita finita in un turbine di polemiche e interrogativi ancora senza risposta.

Nei mesi scorsi a opporsi alla decisione del vertice dell’Asl erano stati, oltre ai sindacati, gli esponenti del centrosinistra con il deputato di LeU Federico Fornaro, il Pd con il consigliere regionale Domenico Ravetti e altri esponenti politici. Ma forti dubbi sull’esito della gara e in particolare sul rischio che potesse andare deserta sono ben presto trapelati dal silenzio del piano nobile di corso Regina, da cui l’assessore alla Sanità Luigi Icardi ha da subito guardato con apprensione a quella procedura imboccata per far fronte alla carenza di personale sanitario. Un appalto per nove anni e 49 milioni e mezzo di euro, cifre che come già evidenziato in precedenti articoli dallo Spiffero ed evidenziato nel ricorso al Tar da parte di Anaao e di un medico che ha interesse legittimo a chiedere l’intervento della magistratura amministrativa, non tornerebbero stando ai parametri di redditività delle prestazioni oggetto della gara. 

Non a caso nelle oltre trenta pagine del ricorso una parte rilevante viene dedicata proprio alle cifre. Ma non solo. Oltre a ipotizzare la illegittimità di una gara che accorpa diverse tipologie di prestazioni in un unico lotto, si fa espresso riferimento a una delibera, la numero 14 del 10 gennaio 2020, con cui l’allora direzione generale dell’Asl in capo al commissario Valter Galante indice un avviso pubblico per il conferimento di incarico di dirigente medico direttore struttura complessa Recupero e Riabilitazione Funzionale di Tortona. A quell’avviso risposero, entro il termine del 23 marzo, quattro medici, ma il concorso per l’assunzione non si farà mai. Né con la direzione Galante, né con quella che Vercellino assumerà a fine maggio del 2021. 

“Un conto è esternalizzare per garantire i servizi ai cittadini. Un altro è spalancare le porte al privato nel pubblico. C’erano altre strade percorribili – osserva Chiara Rivetti, segretario regionale di Anaao – per aprire un reparto di fisiatria a Tortona. E chiediamo al Tar che obblighi l’Asl a percorrerle, prima di fare altre scelte”.  Al Tar il sindacato dei medici chiede di sospendere e annullare la gara anche perché, come spiega Rivetti “non c’è stato concorso specifico per il reparto in questione”. Nelle pagine del ricorso viene citata anche la (supposta) illegittimità della decisione di far operare nel reparto personale privato e dipendenti dell’Asl (in caso contrario dove finirebbero questi ultimi?).

In più, ai magistrati amministrativi viene evidenziato un ulteriore elemento (di cui lo Spiffero ha dato notizia) che alimenta più di un dubbio.Si tratta dell’atto con cui la dirigente dell’Asl Lucia Carrea lo scorso 4 ottobre avvisava della proroga della data di scadenza per la presentazione delle offerte inizialmente fissata al 10 ottobre scorso spostandolo al 14 novembre senza fornire, nell’avviso, la ragione dell’allungamento dei tempi anche se dalla direzione dell’Asl poi si è spiegato con la richiesta avanzata da alcuni potenziali concorrenti. Una decisione che ha alimentato i timori, mai nascosti in assessorato, di assistere a un’ulteriore gara in materia di sanità che va deserta.

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