SANITÀ

Ospedale ai privati, il Tar respinge il ricorso dei medici

Bocciata la richiesta di sospensiva della gara da 49 milioni per il nosocomio di Tortona. L'Asl incassa il risultato, ma rinvia ancora una volta i termini per la presentazione delle offerte. Il direttore Vercellino: "Molti quesiti per un bando complesso"

Il Tar ha respinto il ricorso presentato dal sindacato dei medici ospedalieri Anaao-Assomed con cui si chiedeva di sospendere la gara indetta dall’Asl di Alessandria per affidare ai privati una parte dei servizi dell’ospedale di Tortona.

La decisione dei giudici amministrativi è arrivata a quarantott’ore dall’udienza e, di fatto, spiana la strada per la prosecuzione dell’iter avviato ormai da mesi, anche se proprio appena avuta la notizia del pronunciamento del Tar il direttore generale dell’Asl Luigi Vercellino ha disposto un’ulteriore dilazione dei termini per la presentazione delle offerte.

Un primo rinvio c’era già stato dal 10 ottobre al 14 novembre, accogliendo la richiesta di tre imprese interessate, oggi il nuovo spostamento in avanti: il bando resterà aperto fino al prossimo 5 dicembre, “questo per aderire a ulteriori cinque richieste di altrettanti soggetti interessati – spiega Vercellino che ha condiviso con l’assessorato regionale la decisione – e considerati i numerosi quesiti posti ai quali l’Asl ha già dato risposte, ma che implicano modifiche alle offerte per un appalto oggettivamente complesso”.

Una gara complessa, ma non meno gravata da critiche e polemiche. Al di là del ricorso da parte del sindacato dei medici, fin dall’inizio della procedura avviata a fine luglio, posizioni contrarie al sistema adottato dall’Asl sono arrivate da più parti. Affidare ai privati, per nove anni e con una spesa prevista di 49 milioni di euro, significa “cedere la sanità pubblica ai privati” aveva denunciato un altro sindacato dei camici bianchi, lo Smi, con il suo segretario regionale Antonio Barillà.

Netta contrarietà, con la richiesta di ritiro del bando era giunta, sul fronte politico, dal deputato di LeU Federico Fornaro, così come analogo atteggiamento aveva assunto il Pd, con il consigliere regionale Domenico Ravetti che insieme al vicepresidente del consiglio regionale Daniele Valle aveva chiesto all’assessore Luigi Icardi se “il modello di sanità che ha in mente il centrodestra sia quello di mettere sul mercato tutto quello che non riesce più a gestire e cederlo al miglior offerente”. Dal canto suo lo stesso Icardi non ha mai fatto mistero dei timori che la gara potesse andare deserta, rischio che secondo alcuni sarebbe suffragato proprio dai ripetuti rinvii del termine per la presentazione delle offerte. Rinvii che, invece, l’Asl motiva proprio con le richieste da parte delle imprese interessate che a questo punto sarebbero almeno sette. Per sapere quante alla fine concorreranno realmente bisognerà aspettare ancora fino al 5 dicembre. Da parte sua l'Anaao, con il segretario regionale Chiara Rivetti, fa notare come il ricorso nel merito non sia stato respinto, ma negata soltanto la sospensiva per l'assenza di rischi di danni gravi e irreparabili. Per il sindacato, insomma, la partita non è chiusa e si attende l'udienza che tratterà nel merito la questione.

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