TRAVAGLI DEMOCRATICI

Piastra nella squadra di Bonaccini

La sindaca di Settimo Torinese tra i "dodici apostoli" del candidato alla segreteria nazionale del Pd. Nel comitato congressuale un mix di amministratori, giovani e donne. "Una classe dirigente pronta che già è stata messa alla prova"

Giovani come la venticinquenne Rachele Scarpa, la più giovane parlamentare della legislatura. Sindaci come quello di Prato, Matteo Biffoni, di Andria Giovanna Bruno e la prima cittadina di Settimo Torinese Elena Piastra. E poi donne, esattamente la metà. Stefano Bonaccini ha presentato il comitato della sua mozione al congresso: 12 personalità, 6 uomini e 6 donne. “Qui c’è già l'idea di quel rinnovamento per mettere in campo una nuova classe dirigente che possa rappresentare la prospettiva e il futuro del Pd”, sottolinea il candidato segretario in una conferenza stampa a Bologna. Nel comitato ci sono anche Michele Catanzaro, capogruppo Pd all’assemblea regionale siciliana; Nicola Irto, senatore e segretario regionale dei dem in Calabria; Simona Meloni, capogruppo Pd nel consiglio regionale umbro; Giacomo Possamai, capogruppo Pd nel consiglio regionale veneto e candidato sindaco di Vicenza; Luca Rizzo Nervo, assessore del Comune di Bologna; Anna Scavuzzo, vicesindaca di Milano; Valera Valente, senatrice; Tobia Zevi, assessore del comune di Roma.

Per Piastra si tratta di un riconoscimento importante. Nelle prime schermaglie pre-congressuali la sindaca, un tempo legata alla sinistra del partito, aveva scelto il collega di Pesaro Matteo Ricci, che poi ha seguito quando questi ha rinunciato a correre per sostenere Bonaccini. Anche lei, insomma, continua a destreggiarsi con certa disinvoltura tra i marosi del Pd cavalcando l'onda, o meglio la corrente. La sua transizione sul governatore emiliano, infatti, sarebbe avvenuta attraverso lo zatterone messo a disposizione da Piero Fassino: Iniziativa Democratica è il nome della componente appena nata dalla scissione di AreaDem e che lunedì 30 gennaio riunirà i suoi militanti al Polo del Novecento al cospetto dell'ultimo segretario della Quercia.

“Oggi mettiamo in campo – sottolinea Bonaccini – una squadra di donne e uomini di grande valore. Sono l’espressione di un Pd popolare, che ci mette la faccia, che sa conquistare consenso. E questo dimostra che c’è nel paese una classe dirigente già pronta, che già è stata messa alla prova e che io credo sia la più larga rispetto a tutti gli altri partiti. Ed è una squadra che non va lasciata in panchina, va messa in campo perché è la più grande opportunità che abbiamo per rigenerarci e ripartire, magari stando di più nella società e tra le persone”.

Il comitato si unirà a Dario Nardella, che guida la mozione, Pina Picierno che, spiega Bonaccini, “mi affianca in questa campagna congressuale, con Brando Benifei che si occupa del programma, Alessandro Alfieri che sovrintende la rete organizzativa territoriale perché abbiamo costituito un comitato in ogni provincia e Lorenzo Basso, senatore ligure, che è il referente degli oltre 200 comitati spontanei che si sono già costituiti e animeremo anche quelli civici nella fase delle primarie aperte dopo la fase del voto degli iscritti”.

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