PALAZZO LASCARIS

Il Pd chiede asilo a Cirio: "Nidi gratis"

Nel solco di Emilia-Romagna e Lombardia, Valle incalza il governatore: "Azzerare la retta per aiutare i nuclei in difficoltà". Dem critici sulla manovra: "Tagli qua e là per accontentare i ras locali". Sanità a rischio commissariamento

Un bilancio “elettorale”, con “contributi a pioggia per accontentare ogni consorteria territoriale, ma senza un reale disegno per il Piemonte”. È una stroncatura netta quella che fa il Pd alla manovra di previsione di Alberto Cirio che da un lato ha il merito di liberare risorse per 60 milioni attraverso l’utilizzo dei Fondi strutturali europei per coprire uscite che fino all’anno scorso gravavano sulle casse regionali, dall’altra però “queste risorse si perdono tra i mille anfratti del bilancio anziché essere reinvestite su una misura forte” attacca Daniele Valle, vicepresidente del Consiglio e relatore per i dem della manovra. Ed è proprio lui a lanciare ad Alberto Cirio una proposta che ha la forma del guanto di sfida, nel solco di quanto già realizzato dall’Emilia-Romagna: “L’abbattimento della retta del nido per tutte le famiglie meno abbienti”. Per questa misura, fortemente voluta dall’ex vicepresidente Elly Schlein (oggi segretario nazionale del Pd) la Regione ha stanziato 18 milioni di euro per i nuclei con un Isee non superiore a 26mila euro, più o meno gli stessi che servirebbero in Piemonte che ha di fatto una popolazione analoga. “Una misura per affiancare le famiglie nei loro primi passi” prosegue Valle. Il provvedimento peraltro è attivo anche nella Lombardia del governatore leghista Attilio Fontana a dimostrazione della sua natura trasversale: qui la soglia Isee è fissata a 20mila euro e lo stanziamento complessivo è di 9 milioni.

Come detto la copertura potrebbe derivare almeno da una parte di quelle risorse liberate attraverso l’utilizzo di fondi europei per la formazione professionale (40 milioni), il diritto allo studio (8 milioni) le cure domiciliari per i non autosufficienti nel Comune di Torino (12 milioni), tutte voci che in passato venivano coperte attraverso risorse proprie della Regione. “Basterebbe un terzo di questi soldi – conclude Valle in un clima già di campagna elettorale – per approvare un provvedimento in grado di cambiare la vita di molte famiglie”.

Per il Pd il Bilancio di previsione, licenziato questa mattina in Prima commissione, è l’occasione per evidenziare tutti i “buchi neri” di questa gestione, come li definisce il capogruppo Raffaele Gallo. “Vogliamo un uso corretto dei fondi Ue, accelerare sull’edilizia sanitaria, più risorse per le imprese e per le comunità energetiche. E diciamo basta al giochino di prendere i soldi a Finpiemonte per distribuirli a pioggia su piccoli progetti” conclude Gallo.

Il conto economico pareggia a 19 miliardi. I dem hanno parlato di “sanità in disarmo con oltre mille dipendenti persi nel 2022 e a rischio commissariamento perché la Regione è in rosso di 300 milioni”. Denunciati, inoltre, i “ritardi nell'iter per accedere ai finanziamenti Inail per ottenere 30 milioni che servono a coprire parte dei progetti delle Asl”. Poi ci sono i tagli, a partire da quello di “10 milioni sui fondi per il trasporto pubblico locale, e di 1,5 milioni destinati all’Agenzia per la mobilità metropolitana per il trasporto ferroviario”. Fra le sforbiciate anche “l’azzeramento dei fondi per l’Agenzia Piemonte Lavoro, la riduzione di oltre il 20 percento del voucher Buono Scuola, sforbiciate alle fondazioni Its e ai progetti contro la violenza di genere, riduzione del 70 percento dei finanziamenti per la Protezione Civile, calo da 14 a 3 milioni delle risorse per le attività produttive, e nessun finanziamento per le comunità energetiche”.

“La destra – afferma il consigliere e segretario piemontese del Pd Domenico Rossi – dilata le entrate per giustificare spese dal sapore elettorale, rimandando tutto a dopo le elezioni regionale 2024. Il problema del presidente Cirio è quello di dover tenere a bada piccoli potentati anziché seguire una linea con una visione basata sul bene del Piemonte”.

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