GLORIE NOSTRANE

Marchioni, c'è Poste per te: bocciato dalle urne promosso da Salvini

L'ex sindaco leghista di Omegna, non riconfermato dagli elettori, ottiene un posto nell'ultima infornata di nomine. Esulta Preioni: "Grazie Riccardo!" intendendo Molinari. Così l'avvocato di Stresa continua a barcamenarsi tra politica e i colossi di stato

La scorsa estate lo hanno bocciato i suoi concittadini, ora lo promuove Matteo Salvini. Paolo Marchioni, 54 anni, fino a giugno sindaco di Omegna non rieletto alle ultime amministrative, entrerà nel consiglio di amministrazione di Poste Italiane. Il suo nome compare infatti nell’ultima infornata di nomine del governo di Giorgia Meloni, in quota rigorosamente Lega. Cotiano della prima ora, ha saputo cogliere in tempo record il mutar del vento e da buon lupo di lago si è subito acconciato al nuovo corso di Riccardo Molinari. Ed è proprio l’amico “Riccardo” che il capogruppo in Regione Piemonte Alberto Preioni, suo conterraneo del Vco, ringrazia in una chat della Lega per il decisivo interessamento. Così torna in pista Marchioni dopo l’ultimo mandato a Omegna costellato di inciampi, a partire dalla rottura con Fratelli d’Italia e la successiva “rumorosa” promozione ad assessore della vicinissima Raffaella Varveri.

Tra i criteri individuati dalla Lega per occupare le partecipate di stato, dopo un lungo braccio di ferro con Giorgia Meloni, c’è stato quello della territorialità. E così per la Lombardia sono stati designati Igor De Biasio, che somma la presidenza di Terna agli altri incarichi già acquisiti in questi anni, dal posto nel consiglio di amministrazione in Rai a quello di amministratore delegato di Arexpo, e il banchiere brianzolo Marcello Sala (nel cda di Leonardo). L’ex assessore regionale del Friuli-Venezia Giulia Federica Seganti sarà nel cda di Eni, mentre al Sud l’ex parlamentare pugliese Trifone Altieri, detto Nuccio, viene premiato per il suo passaggio da Forza Italia alla Lega con un posto anche lui nel board di Leonardo.

Marchioni, ex sindaco di Omegna e Baveno, si barcamena da una ventina d’anni tra politica e grandi aziende di stato. Grazie alla Lega è arrivato a ricoprire anche la carica di vicepresidente della Provincia del Vco e poi è stato nei consigli di amministrazione di Consip ed Eni, mentre Roberto Cota lo aveva nominato a capo di Finpiemonte Partecipazioni quando era governatore della Regione. Niente male per un giovane avvocato di Stresa che grazie a quest’ultimo incarico otterrà un emolumento di 90mila euro all’anno. Si chiude così il cerchio della famiglia Marchioni: dopo varie peripezie, infatti, anche il cugino Marco lo scorso anno era finalmente riuscito a guadagnare la presidenza dell’Atc Piemonte Nord che ora guida con risolutezza dopo la burrascosa reggenza di Luigi Songa.

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