FINANZA & POTERI

Palenzona nuovo presidente Crt

Il Camionista di Tortona asfalta Quaglia: 10 a 7. Decisivi i voti dei consiglieri delle istituzioni (e di qualche imboscato). L'ex vicepresidente di Unicredit manterrà anche la poltrona al vertice di Prelios. Ora prepara i bagagli pure il segretario Lapucci

Fabrizio Palenzona è il nuovo presidente della Fondazione Crt. Con 10 voti contro i 7 andati a Giovanni Quaglia, l’ex vicepresidente di Unicredit sale sulla tolda di comando di via XX Settembre. Quaglia lascia così dopo sei anni trascorsi al vertice, ostinato fino all'ultimo nel perseguire la riconferma nonostante l'età (75 anni) e i segnali che da più parti invocavano la necessità di un rinnovamento. E presto a seguirlo sulla porta potrebbe essere quello che, soprattutto negli ultimi tempi, è stato il suo più stretto confidente, il segretario generale Massimo Lapucci.

Verosimilmente, oltre ai sette già firmatari della lista “palenzoniana” per il collegio sindacale (Francesco Galietti, Corrado Bonadeo, Fiorenza Viazzo, Paolo Garbarino, Davide Franco, Riccardo Piaggio, Gianluca Gaidano e Elisabetta Mazzola) nel segreto dell’urna si sono espressi per il Camionista di Tortona Giampiero Leo e Alessandra Siviero (designati dalla Regione, con la seconda più in sintonia con il Pd che a suo tempo l’aveva inserita nella terna). Mentre Giuseppe Tardivo, pur avendo sottoscritto l’elenco per l’organismo di controllo, alla fine potrebbe aver sentito il richiamo della terra cuneese che l’ha indicato e quindi aver votato Quaglia. È andata così? Oppure Siviero ha ottenuto da Quaglia quelle garanzie che chiedeva? O magari Leo non se l'è sentita di voltare le spalle al vecchio compagne d'arme democristiano che tanto spazio gli dato con le sue commissioni interfedi e pacifiste? Non restano che illazioni, ovviamente, visto che più d’uno nelle ultime ore ha promesso il proprio sostegno ad entrambi i candidati. Una cosa è certa, il risultato di Palenzona ha avuto come abili registi Bonadeo all'interno e l'ex consigliere Luca Angelantoni all'esterno. Poi ora molti saliranno sul carro del vincitore.

Prima delle votazioni il Consiglio di Indirizzo ha approvato all’unanimità il bilancio dei record, in gran parte dovuto alle plusvalenze incassate dalla vendita del pacchetto di azioni Atlantia: avanzo di esercizio 2022 pari a 127,2 milioni di euro (+42,6% rispetto agli 89,2 milioni del 2021), posizione finanziaria netta salita a quota 569 milioni (+73,4%), patrimonio investito superiore ai 3 miliardi, Fondo di stabilizzazione delle erogazioni corrispondente a tre annualità erogative con 157,5 milioni di euro. Il miglior consuntivo degli ultimi dieci anni, nonché uno dei migliori di sempre, era stato varato un mese fa adal cda guidato dal presidente Giovanni Quaglia. “Il riconoscimento unanime da parte del Consiglio di Indirizzo degli eccellenti risultati di bilancio dimostra che la Fondazione ha lavorato ottimamente in uno scenario globale estremamente complesso, contribuendo in maniera significativa alla crescita e allo sviluppo del nord ovest e del Paese”, ha detto Quaglia. “Questo bilancio è il risultato di una efficace strategia di gestione patrimoniale e finanziaria costruita nel medio-lungo periodo, accompagnata nell’ultimo anno anche da elementi di particolare significatività: il successo dell'Opa Atlantia, il ritorno alla plusvalenza di Unicredit, l’aumento del 30% dei dividendi delle partecipazioni”, ha aggiunto il segretario Lapucci.

print_icon