OPERE & OMISSIONI

Diga di Genova, il Tar annulla l'appalto

A pochi giorni dall'inaugurazione con il ministro Salvini viene accolto il ricorso di Eteria. Il contratto però non decade grazie alle norme Pnrr e il cantiere non si ferma. Ci sarà un risarcimento

A pochi giorni dall’avvio dei lavori, in pompa magna lo scorso 4 maggio alla presenza del ministro Matteo Salvini, per la costruzione della nuova diga foranea del porto di Genova la prima sezione del Tar della Liguria ha annullato l’aggiudicazione della gara. La decisione, però, non avrà effetti sui cantieri. Si tratta, infatti, di un’opera finanziata con le risorse previste dal Pnrr, “e trovando applicazione l’articolo 125 del codice del processo amministrativo – si legge nella sentenza – l’annullamento dell’affidamento non comporta la caducazione del contratto già stipulato”. L’illegittimità dell’atto ha valore, quindi, solo ai fini risarcitori.

Il ricorso era stato presentato da Eteria, il consorzio guidato dai gruppi Gavio e Caltagirone con la spagnola Acciona e Rcm costruzioni, e si opponeva all’aggiudicazione al consorzio Webuild-Fincantieri della gara per la realizzazione dell’opera. In precedenza, il Tar aveva rigettato la sospensiva richiesta dai ricorrenti, cosa che avrebbe ostacolato l’avvio dei lavori, iniziati ufficialmente con la cerimonia del 4 maggio scorso. Il ricorso chiedeva, previa sospensiva, l’annullamento del decreto di aggiudicazione del presidente dell’Autorita di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, commissario straordinario per la realizzazione dell’infrastruttura, Paolo Emilio Signorini.

L’oggetto del ricorso è il “decreto di aggiudicazione dell’appalto integrato complesso avente per oggetto l’elaborazione della progettazione definitiva ed esecutiva relativi alla prima e seconda fase funzionale e l’esecuzione dei lavori della prima fase funzionale” della diga, messo a base d’asta a 928 milioni. Il costo complessivo dell’opera è previsto in 1,3 miliardi, coperti anche da fondi del Pnrr. L’intera nuova diga sarà lunga 6,2 chilometri; la prima parte dei lavori riguarda 4,1 chilometri. A quanto risulta il gruppo Eteria si prepara a quantificare il rimborso richiesto, che sarà esplicitato in una lettera indirizzata all’Adsp. Nel calcolo saranno considerate diverse variabili, fra le quali il mancato utile e il risarcimento dei danni provocati dalla procedura di aggiudicazione giudicata illegittima dal tribunale. L’Authority, da parte sua, farà ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar.

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