TRAVAGLI DEMOCRATICI

"Il cambiamento non è un pranzo di gala", il maraMao via Instagram della Schlein

Alle supercazzole abituali la segretaria del Pd aggiunge ora le parafrasi del Grande Timoniere. Una diretta social per tranquillizzare un partito in subbuglio dopo la scoppola elettorale: "Mettevi comodi. Abbiamo un lavoro lungo da fare. Noi non ci fermiamo"

Mentre nel Pd tutti attendono il grande balzo, Elly Mao avverte: “Il cambiamento non è un pranzo di gala”. Il partito è in fermento, la débâcle alle ultime elezioni amministrative ha rivelato, perfino agli occhi di chi l’ha sostenuta, l’enorme debolezza della segretaria dem e della sua leadership. Le correnti interne al Pd hanno cominciato a borbottare, chiedendo a gran voce a Elly Schlein maggiore condivisione delle scelte. Calma, avverte lei oggi in una diretta Instagram, modalità che preferisce viste le recenti difficoltà di fronte ai giornalisti a dire “qualcosa” di più di semplici enunciazioni, peraltro piuttosto banalotte. “Andiamo avanti con le nostre battaglie. Il cambiamento non è un pranzo di gala. Mettetevi comodi, abbiamo un lavoro lungo da fare. Noi non ci fermiamo. Abbiamo da ricostruire una prospettiva dando speranza al Paese. Facciamolo tenendo botta” dice l’inquilina del Nazareno, dove in verità si fa vedere poco lasciando il disbrigo delle faccende domestiche a Francesco Boccia.

Inizia con il caro-affitti, poi torna sui diritti, insomma l’armamentario da assemblea d’istituto che sembra caratterizzare questo gruppo dirigente della nouvelle vogue schleiniana. L’attacco è sul Pnrr: “Domani al Parlamento europeo c'è una votazione su un regolamento per aiutare l’Ucraina: il Pd ha due punti fermi. Nessun dubbio al supporto all’Ucraina con ogni mezzo necessario, siamo favorevoli all’avanzamento verso una difesa comune europea. Non è per noi accettabile utilizzare i fondi Pnrr e i fondi di coesione per produrre munizioni e armamenti”.

Poi un accenno all’alluvione: “Stiamo ancora aspettando la nomina del commissario” per la ricostruzione della Romagna, spiega. “Serve chi conosce i territori e non si potrebbero capire scelte diverse se non dettate da interessi di bottega o politici. Il governo faccia in fretta”. Quella che non sembra avere lei, con la sua flemma. “Mettetevi comodi”. Comodi e con i popcorn in mano.

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