ALLARME AZZURRO

Berlusconi di nuovo in ospedale

Il leader di FI è arrivato nella struttura accompagnato dalla scorta e si trova al reparto Q1 (non in terapia intensiva), dove è stato in occasione dell'ultimo ricovero. Tajani: "Anticipati controlli già in programma". Ma domani ad Arcore era fissato un vertice

Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, a quanto si apprende, è di nuovo ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano, dove passerà la notte. L’ex premier si trova presso il reparto di degenza Solventi I Q guidato dal dottor Giulio Melisurgo. Secondo il coordinatore di Forza Italia e ministro degli Esteri Antonio Tajani “Sono controlli che erano già previsti, soltanto anticipati di qualche giorno”. Domani, in realtà, era in programma un vertice nella sua villa ad Arcore con lo stato maggiore di Forza Italia. La quasi moglie Marta Fascina aveva infatti convocato tutta la delegazione dei ministri azzurri guidata proprio da Tajani (Maria Elisabetta Alberti Casellati, Gilberto Pichetto Fratin, Anna Maria Bernini e Paolo Zangrillo) per definire i nuovi organigrammi del partito. Tutto rinviato.

L’ex premier era stato dimesso il 19 maggio scorso dopo 45 giorni di ricovero, sette bollettini medici e due videomessaggi registrati da dentro la struttura l’ex premier era tornato a casa. “Una emozione incredibile, un grande sollievo”, era stato il commento del leader di Forza Italia. Che aveva aggiunto: “È stato un periodo angoscioso e difficile ma dopo il buio ho vinto ancora”. Entrato in ospedale il 5 aprile – dopo un breve ricovero di tre giorni la settimana precedente – per curare una infezione polmonare insorta nel quadro di una leucemia mielomonicitica cronica, Berlusconi aveva trascorso i primi 12 giorni in terapia intensiva al piano -1 del settore Q della struttura. Quando “lo stato clinico e la risposta alle cure” lo avevano consentito, era stato poi trasferito in un reparto di degenza ordinaria, sempre all’interno dello stesso padiglione. I successivi bollettini medici, da quel momento in poi, avevano cominciato a parlare di una stabilizzazione del quadro clinico. L’ultima nota diffusa dal San Raffaele a firma dei professori Alberto Zangrillo e Fabio Ciceri risaliva allo scorso 3 maggio.

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