CLUB D'ITALIA

L'Aci si fa holding: azzardo di Sticchi Damiani e "compagni di Ventura"

Un gruppo finanziario da oltre 200 milioni di valore. La rivoluzione del presidente in un Consiglio generale apparentemente di routine. Così si svuota lo storico Automobile club d'Italia. Allarme dei sindacati: "Stoppare tutto". Che farà il Governo?

L’Aci cambia marcia (anzi, cambia pelle). Lo storico Automobile club d’Italia è pronto a trasformarsi in una holding in cui far confluire le società di mercato controllate e pure il 25,8% delle quote di Sara Assicurazioni. La rivoluzione è contenuta nelle 201 pagine allegate alla convocazione del Consiglio generale previsto per domani, camuffata tra una serie di provvedimenti e inserita al quinto punto dell’ordine del giorno sotto il titolo “Provvedimenti amministrativi”. Il rischio è che passi in sordina nel disinteresse generale. Eppure sarebbe un cambiamento epocale per lo storico club degli automobilisti, nato a Torino nel 1898, quando in quella che sarebbe diventata la capitale dell’auto iniziavano a circolare le prime quattro ruote, mentre le carrozze si preparavano a passare la mano.  

La nuova holding gestirà anche le attività sportive e gli autodromi e chissà in futuro anche il patrimonio immobiliare se acquisirà Progei, altra società attualmentre controllata da Aci. Il veicolo sul quale verranno spostate tutte queste attività, società e patrimoni, è la Ventura Spa, società già esistente che detiene la totalità delle quote di Aci Bluteam, una realtà specializzata nei servizi in ambito “travel” che “si posiziona tra le prime cinque travel management company per volumi gestiti in Italia” si legge sul portale istituzionale online. Cosa comporta tutto questo? Di fatto lo spostamento del cuore delle attività – sportive e finanziarie di Aci – in Ventura, dove Sara Assicurazioni sarà una sorta di polmone finanziario grazie ai dividendi che garantisce ogni anno, con cui finora ha tenuto in piedi i conti di Aci (nel 2022 l’utile netto è stato di 50,9 milioni). La Federazione sportiva, invece, rischia di trasformarsi in una scatola vuota, utile solo a drenare i contributi del Coni, ammesso che riuscirà a stare in piedi da un punto di vista finanziario, dal momento che dovrà rinunciare a buona parte dei dividendi di Sara Assicurazioni.  

Non è tutto. Questa operazione consentirebbe anche al presidente Angelo Sticchi Damiani, al vertice dal 2012, di continuare a guidare gli “automobilisti” attraverso Ventura, anche oltre il terzo mandato previsto dalla legge (non sembra andare in porto il tentativo di blitz orchestrato per andare in deroga, consentendo ad alcuni aspiranti “presidenti a vita” di rimanere al loro posto per più di tre mandati).

Oltre il conferimento del 25,8% di Sara Assicurazioni, Ventura otterrà anche la totalità di Aci Global Servizi e Aci Vallelunga per un valore patrimoniale complessivo di 200 milioni di euro. C’è chi parla di un vero e proprio golpe mascherato. I sindacati sono in allarme e con un’accorata missiva hanno chiesto di rinviare la votazione a data futura, “al fine di consentire una più attenta lettura e valutazione” dell’operazione.

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