PALAZZO LASCARIS

Lega al pronto soccorso, il registro tumori può attendere

Ogni votazione ha la sua pena. Cade ancora il numero legale nel Consiglio regionale del Piemonte. Allasia e Gavazza missing, Stecco "ha accompagnato una collaboratrice in ospedale" lo giustificano i colleghi. Ma uno sbotta: "Che figura di m...". Poi l'approvazione al fotofinish

“Io sono qua, ho i testimoni”, alza la voce l’assessore alla Sicurezza Fabrizio Ricca. Ma non basta: il numero legale manca per colpa della maggioranza e la votazione sul registro dei tumori, su cui tra l’altro c’è accordo con l’opposizione, salta. La pattuglia leghista è sparsa: colleghi e addetti stampa sono nel panico, alla ricerca del presidente Stefano Allasia e di Gianluca Gavazza che dovrebbero essere nell’aula a fianco, “in una riunione improvvisata”, dove però non li trovano. Il nervosismo al rientro dei due è palpabile nelle battute a denti stretti con cui vengono accolti dai compagni di casacca. Ma Ricca non tradisce i colleghi: “Hanno accompagnato una collaboratrice che si è sentita male all’ospedale”, li giustifica. Il riferimento è al presidente della Commissione Sanità Alessandro Stecco. Poco prima però  erano altre collaboratrici a inseguire i leghisti: “Vi sto contando perché in aula non ci sono i numeri”, rimbrottavano la truppa. Finché Allasia rientra, il registro tumori passa e la seduta viene chiusa in fretta e furia.

I dem sono rassegnati: “Nella scorsa legislatura il numero legale è mancato tre volte e siamo finiti sui giornali”, aveva commentato stamattina il vicepresidente Daniele Valle (prima di quest’ultima disavventura, l’ennesima). Una versione confermata dall’ex governatore Sergio Chiamparino: “Se non erano tre erano quattro”. “Ora invece salta tre volte a seduta”, gli dà manforte il compagno di banco, ex sindaco di Alba Maurizio Marello.

Tra i leghisti, soprattutto tra chi è considerato pronto a levare le tende, c’è aria di resa dei conti: sulle scale, non esattamente sottovoce, il consigliere Claudio Leone esclama: “Che figura di merda che ha fatto Gavazza”, non a caso suo acerrimo nemico nel basso canavese. Ma in questo caso, può darsi che le ruggini personali pesino più dei dati di fatto.

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