Fonsai, Unipol la vuole a Bologna
17:19 Martedì 06 Novembre 2012 1La holding delle coop rosse, assunto il controllo della compagnia assicurativa torinese, avrebbe deciso lo spostamento di importanti funzioni direzionali nel capoluogo emiliano, a cominciare dalla sede legale del gruppo
Gli uomini di Unipol salgono sul ponte di comando di Fonsai mentre il vecchio management, uscendo di scena tra le polemiche, esprime timori sul «ridimensionamento non solo numerico dell’organico attuale, ma anche e soprattutto “qualitativo”, con il probabile trasferimento di importanti funzioni dal capoluogo piemontese a quello emiliano». Proprio Bologna, infatti, potrebbe diventare la sede legale del nuovo maxi-polo assicurativo frutto del processo di fusione tra la storica compagnia assicurativa torinese, Fondiaria Sai, e la holding finanziaria delle cooperative rosse. A lanciare l’allarme è il consigliere democratico Mauro Laus che in un’interrogazione invoca l’intervento della Regione, chiedendo alla giunta di «attivarsi, con ogni mezzo a sua disposizione, per tutelare, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, gli attuali organici di Fonsai».
L’ipotesi dello spostamento dell'headquarter della società non è affatto escluso dall’assessore regionale al Lavoro Claudia Porchietto, sebbene al momento non abbia elementi precisi sulle intenzioni dei vertici aziendali. La vicenda non è che l’ultimo atto di una questione - quella relativa al futuro del polo assicurativo torinese – che ha radici lontane nel tempo: «È almeno da un anno e mezzo che ci si interroga sul destino della compagnia», ha spiegato l’esponente della giunta Cota oggi in Consiglio. «La Regione ha sempre monitorato costantemente la situazione con una serie di preoccupazioni, non da ultimo il tema occupazionale, ma anche il fattore di prestigio e di influenza che un eventuale spostamento della sede, avrebbe potuto comportare, non solo per Torino, ma anche per tutto il Piemonte; tant'è che nei mesi scorsi, anche con il sindaco Fassino, in modo assolutamente informale, avevamo fatto alcune valutazioni».
La situazione è davvero delicata. Ma un’eventuale azione della Regione non potrebbe che avvenire a seguito di un’esplicita richiesta da parte delle rappresentanze sindacali, cosa che ad oggi non è stata manifestata: «Ribadisco, poiché la situazione è complessa – ha concluso Porchietto - che mi sono permessa di parlare con i segretari regionali delle principali rappresentanze sindacali, per manifestare la disponibilità della Regione, qualora avessero voluto aprire un tavolo, anche soltanto di valutazione (un osservatorio), per quello che riguardava il futuro dopo la fusione Unipol e Fonsai». Ma il sindacato al momento tace.