POLITICA & SANITÀ

"Basta giochetti sull'ospedale". Rivolta dei sindaci del Canavese

Sale la tensione sul cambio di sito dove costruire il nuovo nosocomio di Ivrea. Disatteso lo studio dell'Ires, annunciato dall'assessore alla Sanità Icardi come risolutivo. Domani la protesta in Consiglio Regionale. Fratture nella maggioranza di centrodestra

“L’assessore alla Sanità si è rimangiato la parola e ha stravolto l’esito dello studio che proprio lui aveva indicato come lo strumento per stabilire dove costruire il nuovo ospedale di Ivrea”. Non la prende alla larga Alberto Rostagno, sindaco di Rivarolo la cui voce è quella dei suoi circa sessanta colleghi del Canavese occidentale, di parte dell’Eporediese e della Val Chiusella arriveranno in via Alfieri, durante il Consiglio regionale, per manifestare tutto il loro disappunto nei confronti della condotta tenuta da Luigi Icardi nella vicenda del futuro presidio ospedaliero.

Questione sulla quale, poco più di una settimana fa, si è consumato un incidente poco diplomatico all’interno della stessa maggioranza. Tutto pareva dover filare liscio quando Icardi presenta in commissione la delibera attesa di li a poche ore in giunta delle 13 e con la quale si stablisce che il sito su cui costruire l’opera è quello denominato Montefibre. Ma gli ostacoli sono in agguato, c’è chi si sfila come il consigliere di Forza Italia (ex leghista) Mauro Fava, poi la spallata pesante arriva da FdI, incrociando lo psicodramma alla commedia, mentre il leghista Andrea Cane se ne esce con un comunicato che annuncia la decisione della giunta, quest’ultima stoppa tutto, rimette nel cassetto la delibera e invita, in vista del voto in consiglio, l’assessore ad aggiornare la valutazione tecnica. La stessa che viene evocata dai sindaci, come tradita da Icardi. E sì, perché tra le due ipotesi di sito su cui erigere il futuro ospedale, quella finita nella delibera poi congelata era la seconda di due, quella cui lo studio commissionato ad Ires ha assegnato 58 punti contro i 78 attribuiti all’area Ribes, nei pressi del casello autostradale di Pavone.

“Dopo aver appreso l’esito della valutazione, per un po’ di tempo non si è saputo più nulla – ricorda Rostagno – c’erano le elezioni comunali a Ivrea ed è noto che sia il precedente, sia l’attuale sindaco della città sostengono il sito Montefibre, fino a quando chiedendo notizie, Icardi ci ha convocato in delegazione e ci ha detto che, considerato l’aspetto del collegamento autostradale, e vista l’intenzione della Regione di chiedere un casello a San Bernardo vicino al sito Montefibre, quest’ultimo vedrebbe superato il divario di punteggio con quello Ribes”.

Una doccia gelata per la sessantina di sindaci rimasti, fino a quel momento, fermi “alla promessa fatta un paio d’anni fa dall’assessore, ovvero decidere in base al risultato dello studio”. Rostagno ricorda come all’epoca la discussione ebbe toni parecchio accesi e che si concluse “con Icardi, spazientito di fronte alle diverse opinioni dei primi cittadini su dove costruire il nuovo ospedale, che ci disse: faremo uno studio sui due siti, ma una volta che avremo i risultati voi dovrete prenderne atto”. Lo studio che inizialmente era stato annunciato come da affidare al Politecnico di Milano e poi, invece, venne curato da Ires, è arrivato. I sindaci ne hanno preso atto, ma non ci è voluto molto per scoprire che la Regione Piemonte non aveva fatto altrettanto, anzi l’esatto opposto. Il resto è storia di pochi giorni fa con la delibera pronta e poi congelata, con tutto il contorno di gaffe, imbarazzi e tensioni nella maggioranza. 

“L’assessore ha stravolto lo studio dell’Ires” attaccano i sindaci che questa accusa la mettono nero su bianco nel documento che consegneranno dpmani al presidente del consiglio Stefano Allasia, il quale ha dato disponibilità a incontrarli. “Se Icardi e la giunta vogliono fare la cose seriamente – spiega Rostagno a nome delle decine di suoi colleghi – rimandino all’Ires la documentazione relativa alla annunciata intenzione di realizzare un nuovo casello autostradale e si valuti se questa opera può annullare i venti punti di differenza del sito Montefibre rispetto a quello Ribes, che noi riteniamo la soluzione migliore”. I sindaci “offrono” un’altra possibilità all’assessore: “Sconfessi quello che ha detto, non tenga conto di uno studio che pare sia costato circa centomila euro e si assuma la responsabilità dicendo chiaramente che quella sul sito Montefibre una scelta politica della Regione”. 

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