AMBIENTE & POLITICA

Gli ecofanatici ci hanno sgonfiato

Raid notturno ambientalista nelle vie di Torino: gomme a terra di suv e auto di lusso. La rivendicazione sul tergicristallo: "Ti arrabbierai" (ma dai?), "vogliamo che possedere vetture come questa diventi sconveniente". Ieri imbrattato il grattacielo della Regione

“Abbiamo sgonfiato uno pneumatico del tuo suv. Ti arrabbierai, lo sappiamo. Non ce l’abbiamo con te, ma con la tua auto. L’abbiamo fatto perché utilizzare un’auto enorme come questa in una città come Torino ha conseguenze altrettanto enormi per tutti gli altri”. Rivendicato con un lungo volantino fatto trovare sui parabrezza delle auto in sosta in alcune strade di Torino il raid di un gruppo ambientalista la scorsa notte. Presi di mira suv e auto di lusso in particolare nei quartieri della cosiddetta “Torino bene”, come in corso Vinzaglio e nella zona precollinare. Nel manifestino, dove sostengono di avere colpito con la loro azione 70 vetture, si fa riferimento all’adesione da parte degli ambientalisti alla campagna Tyreextinguishers. “I suv sono inutili, e pura vanità. Non ha senso trascinare con te due tonnellate di ferraglia ogni volta che ti muovi. L’industria delle auto è molto abile a convincerci che abbiamo bisogno di auto gigantesche per muoverci, ma l’utilizzo dei suv nei centri urbani ha reso le città più pericolose e inquinate. Le polveri sottili nell’aria uccidono migliaia di persone ogni anno (60mila solo in Italia) e la tua auto purtroppo contribuisce a queste morti. Non solo, i suv hanno più probabilità di uccidere persone nelle collisioni, e non solo per la loro mole”, si legge.

“Abbiamo solo sgonfiato lo pneumatico, con un’innocua lenticchia, non abbiamo fatto nessun altro danno – scrivono –. Lo sappiamo che hai lavorato duramente per permetterti un’auto come questa, ci dispiace averlo dovuto fare. Purtroppo le industrie sanno creare in noi bisogni che non abbiamo realmente. Non ci crederai, ma i suv sono la seconda causa dell’aumento globale delle emissioni di anidride carbonica nell’ultimo decennio, più dell’intero settore del trasporto aereo”. “Ormai quest’auto ce l’hai. Però per oggi puoi spostarti a piedi, in bici o con i mezzi pubblici. Vogliamo che possedere auto come questa diventi sconveniente, come la loro diffusione è sconveniente per tutti. E in futuro ribellati a chi cerca di convincerti che bisogna avere sempre di più. Per vivere meglio è necessaria la collaborazione di tutti”, concludono gli ecofanatici. Un’azione simile era già stata compiuta lo scorso autunno sempre a Torino.

Sempre a proposito di blitz ambientalisti, ieri al termine della biciclettata per la città promossa da Climate Social Camp alcuni attivisti hanno imbrattato le vetrate del grattacielo della Regione Piemonte con della pittura colorata, affiggendo manifesti e cartelli contro quello che definiscono il “Palazzo della devastazione, più soldi ai territori colpiti dalla crisi climatica, meno finanziamenti a grandi opere e progetti di greenwashing”. Un’azione che ha suscitato la reazione indignata del presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia: “È inqualificabile e vergognoso quello che ancora una volta, coloro che si definiscono attivisti ambientali, causano al patrimonio pubblico”, dichiara l’esponente leghista. “Non è assolutamente giustificabile – aggiunge –. Le azioni di protesta non possono sfociare in comportamenti violenti che si traducono in danneggiamenti e costi che poi ricadono sulla collettività. Un conto sono le azioni di sensibilizzazione e le rivendicazioni anche accese, altra roba è imbrattare e rompere vetrate”.

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