Il caso Boggero

Dicono che… sia scoppiato un caso attorno al giovane giurista torinese Giovanni Boggero, ingaggiato come consulente dal gruppo della Lega valdostana alle prese con la nuova legge elettorale e dimessosi denunciando “operazioni giuridicamente opache oltreché del tutto contraddittorie” sul testo che aveva contribuito a stendere, “solo per soddisfare gli interessi politici delle parti in causa”. Insomma un atto d’accusa in piena regola, forse un po’ irrituale per un tecnico, ma che ben fotografa lo stallo attorno a una riforma che fatica a ottenere l’agognato via libera dai partiti. A complicare ulteriormente le cose, anche le voci del coinvolgimento di un altro professionista, l’avvocato Francesco Saverio Marini, consigliere giuridico di Palazzo Chigi che sarebbe stato consultato sulla legittimità costituzionale di un passaggio della nuova legge elettorale che prevede il ritorno alle urne in caso di dimissioni/sfiducia del presidente della Regione. Lui ha smentito di aver svolto una consulenza ma solo una telefonata informale. La saga continua…

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