POLITICA & AMBIENTE

Stop agli Euro 5, soluzione in vista

Il caso Piemonte in Consiglio dei ministri. Domani prima riunione tra Pichetto, Fitto e Salvini. L'obiettivo è sospendere il divieto di circolazione, rivedendo l'accordo europeo del bacino padano sull'inquinamento. Un decreto è atteso nei giro di pochi giorni

L’attesa soluzione al problema del blocco dei veicoli Euro 5 in Piemonte, come prevedibile, non è arrivata dal Consiglio dei ministri, conclusosi da poco, ma è negli obiettivi a brevissimo termine del Governo. I tempi, del resto, sono stretti: bisogna metterci una pezza prima del 15 settembre, data fissata per l’avvio del blocco dal lunedì al venerdì a Torino e in altre 75 comuni della regione per complessivi oltre 600mila veicoli. Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, come annunciato, ha portato la questione a Palazzo Chigi e già domani è prevista una riunione tecnica i colleghi ministri Raffele Fitto e Gilberto Pichetto Fratin, titolari dei Rapporti con la Commissione europea e dell'Ambiente. L'obiettivo del governo è quello di bloccare o posticipare l'entrata in vigore del provvedimento. 

Lo strumento per raggiungere questo fine sarebbe la sospensione sul territorio piemontese dell’applicazione dell’Accordo del bacino padano sull’inquinamento. Oltre a quella del titolare dell’Ambiente Pichetto, la presenza di Fitto è dovuta al fatto che sulla mancata applicazione del blocco degli Euro 5 esiste un problema di infrazione europea. A qui la necessità di affrontare anche sul piano giuridico dell’Ue una questione che sta, giustificatamente, allarmando una grande fetta di popolazione e di categorie produttive e, non di meno, il centrodestra per le più che probabili ripercussioni elettorali di una tale misura.

Il lavoro che verrà avviato domani sembra destinato ad culminare in un decreto del ministro dell’Ambiente in cui si prevederà la ridefinizione dell’accordo del bacino padano, con una modifica degli strumenti in capo al Piemonte per fronteggiare l’inquinamento (come interventi sugli impianti di riscaldamento e altri ancora) senza decimare il parco automobilistico di un’ampia fascia della popolazione.

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