VERSO IL 2024

Da Biella a Vercelli, nei Comuni
Pd e M5s arano il campo largo

Mentre per le regionali in Piemonte l'alleanza è ancora in stallo, nelle città che vanno al voto nel 2024 i referenti locali dialogano da tempo. Anche il Terzo polo è della partita. Ma prima di prendere ogni impegno serve il via libera di Conte e Appendino

In fase di stallo a livello regionale, il campo largo è già stato arato almeno una volta in molti dei comuni del Piemonte che andranno al voto il prossimo anno. Tavoli, contatti informali, qualche caffè per dire che sì, Pd e Movimento 5 stelle potrebbero fare fronte comune contro il centrodestra. Da Biella a Vercelli, fino all’hinterland di Torino è tutto un brulicare di incontri più o meno segreti. I primi accordi risalgono alle amministrative del 2022 con Giorgio Abonante che conquista Alessandria grazie anche al sostegno dei pentastellati per concludere pochi mesi fa con Ivrea e Pianezza. “Soprattutto in quei centri in cui abbiamo fatto opposizione insieme è quasi naturale una convergenza” spiega il segretario dem Mimmo Rossi che da settimane si sgola coi suoi appelli a Cinquestelle e Terzo polo. Per ora inascoltato.

A Biella, dove persino il centrodestra è in imbarazzo a dover appoggiare di nuovo il sindaco uscente Dario Corradino, le opposizioni si sono incontrate già prima dell’estate per un confronto sul programma a cui ha partecipato anche il referente locale dei grillini Giuseppe Paschetto. Un dialogo è in corso anche con i referenti di Azione che qui, vista anche l’influenza di Gianluca Susta guardano a sinistra più che a destra, e i renziani guidati dall’ex consigliere regionale Vittorio Barazzotto. Stesso discorso a Vercelli dove la coordinatrice dem Patrizia Iorio parla di una “predisposizione al dialogo” da parte di tutte le forze che sono rimaste fuori dalla maggioranza che ha sostenuto il sindaco Andrea Corsaro, dal M5s – guidato da Daniele Cappa – ad Azione dove a tirare le fila è Fabrizio Finocchi. Già durante l’estate ci sono stati i primi contatti e nelle prossime settimane si potrebbe arrivare quantomeno a una dichiarazione d’intenti. In entrambi i Comuni il centrosinistra non ha ancora un candidato sindaco e a condurre le trattative sono i referenti locali dei partiti.  

La responsabilità del governo, maturata nei cinque anni passati dal M5s, ha portato a una evoluzione anche nella base, una maturazione per certi versi passata anche attraverso l’esperienza amministrativa in grandi e piccoli e centri. “Non possiamo continuare a sbraitare dai banchi dell’opposizione. Il centrodestra litiga su tutto, ma quando arrivano le elezioni sa fare squadra e forse è ora che prendiamo esempio” dice un coordinatore locale con promessa di anonimato, giacché “non si sa mai”. E infatti a frenare sono proprio i vertici nazionali, dai quali si attende un segnale, per poter andare avanti, per poter andare oltre l’incontro informale o l’abboccamento. Lo sguardo è puntato su Chiara Appendino, plenipotenziaria sulle vicende piemontesi, che sulla questione resta coperta, anzi copertissima. La sua posizione ufficiale è che l’alleanza prima o poi dovrà diventare strutturale, ma quando si tratta di casa sua la politica s’intreccia con i rancori personali nei confronti di un Pd che quand’era sindaca la portò in tribunale con un esposto sul suo primo bilancio. “C’è tempo” è tutto ciò che concede la coordinatrice regionale e capogruppo a Palazzo Lascaris Sarah Disabato, sempre più stizzita per le pressioni che le arrivano da ogni angolo del Piemonte e alle prese con la creazione dei comitati territoriali. La politica dei due forni di Giuseppe Conte lascia sospesi i referenti locali in attesa che la decisione piova da Roma, a dimostrazione di come sia stata ampiamente archiviata ogni velleità di democrazia diretta all’interno del partito. Uno vale uno e Conte vale per tutti.   

Intanto, prove di dialogo sono in corso anche nella cintura torinese. A Rivoli, dove il Pd dovrebbe puntare su Alessandro Errigo, nei primi giorni di ottobre è in programma un primo incontro plenario di un centrosinistra largo dopo che “interlocuzioni sono ormai in corso dall’inizio dell’anno”. Sono attesi, tra gli altri, anche l’ex assessora Katia Agate di Azione e Alessandro Molinario e Gabriella Ziliani di Italia Viva mentre i colloqui con il M5s passano dai consiglieri comunali a partire dalla capogruppo Elena Mastella. Trattative in corso anche a Settimo Torinese, dove con la sindaca dem Elena Piastra i pentastellati hanno sempre avuto rapporti di collaborazione pur dall’opposizione, a Collegno – in attesa delle primarie tra Matteo Cavallone ed Enrico Manfredi – e a Gassino. Solo sulla Regione resta un enorme punto interrogativo.

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