Faide e vendette tra Fratelli

Dicono che… dopo i dissidi con Federico Binatti, sindaco di Trecate di Fdi che nei mesi scorsi lo ha silurato da assessore allo sport, Giovanni Varone, eletto con la lista civica, sia in cerca di vendetta e abbia a mosso mari e monti per diventare il coordinatore cittadino dei Fratelli d’Italia trecatesi, con chiamate pressanti agli assessori novaresi e agli uomini più vicini a Gaetano Nastri. Richiesta però respinta al mittente dai dirigenti di Fratelli d'Italia che nel momento storico di massima espansione, non possono permettersi passi falsi, prediligendo per il ruolo di coordinatore cittadino figure di altro profilo e certamente meno discutibili e divisive. Lo stesso Varone che era balzato alle cronache nazionali perché pur abitando da quasi vent’anni a Trecate conservava la residenza formale a Siderno (Reggio Calabria), pare per restare assegnatario in quel Comune della casa popolare dove è cresciuto e che lui avrebbe utilizzato solo per le vacanze, alla faccia dei veri bisognosi degli alloggi popolari.

Una volta respinto dai meloniani, Varone è riuscito tramite il conterraneo calabrese Pietro Gagliardi, l’unico consigliere comunale azzurro rimasto nel capoluogo, a trovare rifugio nella famiglia di Forza Italia, dove con Diego Sozzani (condannato di recente per l’operazione mensa dei poveri) e Roberto Cota (a cui hanno confermato il peculato per le sue mutande verdi). L’ingresso dell’ex assessore è stato battezzato all’evento organizzato all’American Bar di Trecate con il collegamento telefonico del ministro Paolo Zangrillo.

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