MULTIUTILITY

Iren: sale l'utile, ricavi in calo.
L'ad di Amiat verso Egea

Crescita del 26% a 177 milioni. Risultati dovuti alla normalizzazione dei prezzi di gas ed energia elettrica. Margini in flessione per le business unit Reti e Ambiente. Riu designato a gestire l'integrazione della multiservizi di Alba nel gruppo

Conti in chiaroscuro per Iren che archivia i nove mesi dell’anno con un utile netto di 177 milioni di euro (+26%) in gran parte dovuto alla normalizzazione dei prezzi sul mercato del gas. L'Ebitda ammonta a 857 milioni (+13%): la crescita è principalmente determinata dal recupero della marginalità della business unit Mercato, dalla crescita organica dei business regolati (+20 milioni di euro) e dall’integrazione delle società acquisite, a partire da Sei Toscana (+20 milioni).

L’Ebit è di 325 milioni (+1%), gli investimenti tecnici e lavori di efficienza energetica sono pari a 781 milioni (+4%) e l'indebitamento finanziario netto pari a 3.930 milioni (+17% rispetto a 3.347 milioni al 31/12/2022) sostanzialmente in linea (+10 milioni ) con il valore al 30 giugno 2023. Un incremento riconducibile prevalentemente agli investimenti realizzati nel periodo e all’incremento temporaneo del capitale circolante. Le performance Esg sono in linea rispetto alle previsioni di piano e in miglioramento rispetto al 2022: +30% di materia recuperata negli impianti del Gruppo, +72% di produzione di biometano, raccolta differenziata pari al 71% e calo del 5% dei prelievi idrici per abitante al giorno.

Riguardo alla business unit Mercato ci sono tuttavia dei dati che suonano come un campanello d’allarme: l’energia elettrica direttamente commercializzata in questi nove mesi è pari a 4.953,6 GWh, in diminuzione (-24,3%) rispetto al medesimo periodo del 2022. La flessione delle vendite sul mercato ha riguardato tutti i segmenti con particolare riferimento al segmento business (-39%) e ai grossisti (-30,5%). Sono stati inoltre acquistati 1.717,3 Mmc di gas in diminuzione del 11,7% rispetto allo stesso periodo del 2022, a causa della diversa modalità di approvvigionamento del gas.

Margini in contrazione anche per quanto riguarda la bu Reti, dove il Mol passa da 291,8 a 279,5 milioni (-4,2%), e la bu Ambiente che passa da 196,6 a 186,8 milioni (-5%) nonostante il consolidamento di Sei Toscana che vale un incremento di 14 milioni. In miglioramento – oltre al Mercato – i margini della BU Energia che passa da 260  a 267,7 milioni (+2,9%).

“I risultati appena approvati, con la crescita dell’Ebitda del 13%, confermano ancora una volta l’efficacia del modello multi-business di Iren che consente la rapida integrazione delle società acquisite, accelerando ulteriormente il raggiungimento degli obiettivi industriali” afferma il presidente Luca Dal Fabbro. “Il Gruppo ha rafforzato ulteriormente la leadership nei territori storici in cui opera, anche attraverso l’assunzione di 400 persone, dimostrando grande capacità adattiva ai mutati scenari economici e una naturale propensione a generare valore per azionisti e stakeholder”.

Intanto l’acquisizione di Egea inizia a disegnare nuovi organigrammi tra la prima linea del management. Secondo fonti informate pare, infatti, che Gianluca Riu, amministratore delegato di Amiat, società del gruppo Iren che si occupa della raccolta e smaltimento dei rifiuti a Torino, sia destinato a trasferirsi ad Alba dove gestirà la fase di integrazione di Egea nel gruppo Iren. Per Riu si tratterebbe di un ritorno, seppure con un incarico di primo piano, avendo già lavorato in passato nella società albese.

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