SANITÀ

Regina Margherita, futuro da Irccs

Via libera della giunta Cirio al distacco dalla Città della Salute. La nuova azienda partirà a gennaio. A breve la nomina di un commissario (il secondo per il direttore La Valle). Il polo sanitario diretto da Fagioli verso la trasformazione in Istituto scientifico

Era nei piani, ma l’accelerazione impressa con la decisione presa oggi dalla giunta regionale, con il distacco dell’ospedale infantile Regina Margherita dalla Città della Salute e la sua trasformazione in azienda ospedaliera autonoma, disegna sulla vicenda tratti interessanti e offre una lettura tra le righe anche di vicende cruciali, come quelle delle imminenti nomine di vertice, per la sanità piemontese. “Fin dal programma elettorale ci eravamo impegnati per far sì che il Regina Margherita mantenesse le sue specificità per l'eccellenza nella cura dei bambini –  ricorda il presidente della Regione Alberto Cirio –. Oggi abbiamo approvato l’atto finale di questo percorso che prevede la nascita della nuova Aso a gennaio 2024”. 

La decisione di scorporare l’ospedale dalla più grande azienda ospedaliera del Piemonte è nota da tempo e dopo il necessario voto favorevole del Consiglio regionale, oggetto proprio dell’atto odierno della giunta, ci sarà nei primi giorni dell’anno la costituzione vera e propria della nuova azienda che oltre alla struttura di piazza Polonia ingloberà anche tutte le prestazioni pediatriche attualmente svolte dalla Città della Salute. Ma c’è dell’altro nella prospettiva a beve e medio termine della nuova Aso, fortemente voluta e cui ha lavorato da tempo l’anima e motore dell’ospedale pediatrico, ovvero Franca Fagioli, direttrice del dipartimento di patologia e cura del bambino. C’è, in particolare, il percorso già avviato per trasformare il Regina Margherita nel primo Irccs, Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, pubblico del Piemonte. Ad oggi l’unico nel territorio regionale è quello di Candiolo e proprio le recenti modifiche alla legge in materia che non contemplano le patologie ambientali sembra porre una pesantissima ipoteca sul futuro di un altro potenziale istituto, quello cui ambiscono l’Asl e l’Aso di Alessandria prospettando un polo legato, appunto, alle malattie provocate dalle condizione dell’ambiente con forte riferimento alla drammatica vicenda dell’inquinamento da amianto provocata dall’ex impianto Eternit di Casale Monferrato. E se pare più lontana anche l’ipotesi di un Irccs legato all’alimentazione prospettato per l’ospedale di Verduno nel Cuneese, è proprio sul Regina Margherita che il Piemonte sembra poter puntare, con grosse chance, per superare un’anomalia qual è l’attuale assenza di una struttura scientifica riconosciuta di tale livello. Un percorso che, certamente, trova nella figura professionale e scientifica di Fagioli in indiscutibile atout e che, necessita di un’azienda ospedaliera autonoma. “Manteniamo l’impegno a costituire un presidio ospedaliero d’eccellenza interamente dedicato all’area materno infantile – osserva l’assessore alla sanità Luigi Icardi -, in coerenza con le attestazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e delle varie Società scientifiche nazionali ed internazionali, secondo cui l’assistenza al bambino, a partire dalle prime epoche di vita sino all’adolescenza, va mantenuta distinta da quella dell’adulto”. 

Un percorso accelerato dalla decisione odierna che già nelle prossime settimane verdà la nomina di un commissario per incominciare a costruire tutte quelle operazioni e quei passaggi tecnici e amministrativi necessari per arrivare all’inizio dell’anno con la nuova azienda pronta. Ancora non si sa chi sarà chiamato a ricoprire questo ruolo, che dovrà operare in questa fase di concerto con il direttore generale di Città della Salute, Giovanni La Valle il quale ha già visto l’arrivo nei mesi scorsi di un altro commissario, Marco Corsini, per gestire l’iter per la realizzazione del Parco della Salute. Tempo addietro, per la “gestazione” della futura azienda del Regina Margherita era circolato il nome dell’attuale direttore dell’Aso di Alessandria Valter Alpe, manager dal forte profilo amministrativo.

L’atto della giunta che precede quello atteso a Palazzo Lascaris arriva quando ormai mancano poche settimane alla scadenza e dunque alle nuove nomine di posti importanti nei vertici della sanità. Uno di questi è proprio quello occupato da La Valle, cui si aggiunge la direzione dell’Asl To3 dove l’attuale numero uno Franca Dall’Occo parrebbe destinata a una riconferma, quella dell’Asl Città di Torino diretta da Carlo Picco il quale è anche commissario dell’Azienda Sanitaria Zero, obiettivo dichiarato proprio di La Valle, il quale pare contare sull’appoggio di una parte dei vertici regionali di Fratelli d’Italia che lo vorrebbe nel duplice ruolo, di direttore di Città della Salute e della Super Asl. Giochi ancora tutti aperti e cui quali non è detto non possa pesare in qualche modo anche il distacco del Regina Margherita dal moloch delle Molinette e la prospettiva, sempre più solida, di diventare il primo Ircss pubblico del Piemonte.

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