Te Connectivity, parlamentari al presidio dei lavoratori

Continua la protesta dei lavoratori della Te Connectivity, a 10 giorni dal primo sciopero dopo l'annuncio del piano aziendale di chiusura. Oggi sono stati invitati i parlamentari: erano presenti Marco Grimaldi, Chiara Gribaudo e Chiara Appendino che si sono impegnati a sollecitare il ministro Urso affinché intervenga sulla vicenda e a lavorare in modo unitario come opposizioni". "Il tema è inchiodare l'azienda alla sua responsabilità sociale, alle sue contraddizioni di multinazionale che si fa bella con codici etici e attenzioni varie, e che poi decide di chiudere e lasciare a casa 220 lavoratori. Dopo che lo stabilimento ha chiuso il bilancio 2022 con 8 milioni di utili, senza mai fare un'ora di cassa integrazione, anzi distribuendo premi di produzione. E dopo aver lavorato negli anni Covid 7 giorni su 7. Chiude per delocalizzare negli Stati Uniti e in Cina (non Marocco o Albania). Come ho avuto modo di dire a Cirio (lasciando a verbale, perché lui in Consiglio non c'è mai): meno selfie sorridenti con Tavares ed Elkan e qualche impegno in più per il futuro industriale del Piemonte. Non si può pensare che il turismo possa tout court sostituire l'industria".

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