Rallenta la crescita della produzione industriale in Piemonte

Il tessuto manifatturiero piemontese mostra nel terzo trimestre i primi segnali di rallentamento. Accanto a settori che continuano a manifestare dinamiche positive, quali i mezzi di trasporto e la meccanica, si rilevano per altri le prime contrazioni. Nel periodo luglio-settembre la produzione industriale regionale segna un aumento dell'1% rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente. "La produzione industriale registra purtroppo un rallentamento generale, segnando performance negative nel tessile-abbigliamento, nell'alimentare e nel settore legno. Un andamento atteso, che non è facilitato da un quadro socio-politico internazionale incerto" commenta il presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia. "Nei primi nove mesi del 2023, UniCredit nel Nord Ovest ha finanziato le aziende per oltre 713 milioni di euro. Il totale delle nuove erogazioni è pari a quasi un miliardo e duecento mila euro. Dal nostro osservatorio notiamo che gli imprenditori continuano a investire, ma ricorrono all'autofinanziamento, oltre che al credito bancario" aggiunge la regional manager Nord Ovest di UniCredit, Paola Garibotti. "Sostenibilità, digitalizzazione e internazionalizzazione - osserva Stefano Cappellari, direttore regionale Piemonte Nord, Valle d'Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo - sono i driver per la crescita che sosteniamo con convinzione, assieme agli investimenti per la transizione green e ai rapporti di filiera. Il rallentamento in questo terzo trimestre era atteso, ma la capacità competitiva dei nostri distretti è comunque solida". I mezzi di trasporto, sostenuti dall'aumento della produzione di auto e di componenti per i veicoli, segnano la crescita maggiore (+6,1%). Consistente anche l'incremento della meccanica (+4,3%) e superiore alla media regionale il dato delle industrie dell'elettricità e dell'elettronica (+1,4%).Rallentano le aziende del comparto alimentare che segnano un calo dello 0,8%, seguite - con una contrazione maggiore - dalle imprese del legno del mobile (-1,2%) e del tessile e abbigliamento (-1,4%).

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