Seymandi non Lega

Dicono che… le uniche corna in grado di far breccia nei leghisti furono quelle di bue indossate, in ere precedenti, a Pontida da Mario Borghezio e suoi emuli. Una ragione in più per confermare la smentita che arriva dai piani alti del partito di Matteo Salvini circa la possibile candidatura di Cristina Seymandi, la prezzemolina assurta alle cronache per lo sfidanzamento in diretta ad opera del suo ex, il finanziere Massimo Segre. Della bionda imprenditrice i suoi tentativi di sbarco in politica – dal ruolo a fianco a Chiara Appendino alla sua candidatura nelle fila di Torino Bellissima di Paolo Damilano – hanno lasciato tracce ancor più leggere di quelle nel mondo dell’impresa. Indiscutibile, al contrario, la capacità della Seymandi di “esserci” e di far parlare di sé. Doti preziose per la ribalta, ma come assicurano in via Bellerio, non bastano per trovare spazio sul Carroccio, sia pure in versione meno ruspante di un tempo. Insomma, anche gli epigoni del celodurismo bossiano o di quel che ne è rimasto, sfoggiano un distacco che non lascia spazio a facile seduzione: “Ha lanciato l’amo sperando che qualcuno abbocchi”, spiegano.

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