Test It-alert ripresi dal Piemonte, su incidente nucleare

Alle 12 di oggi i telefoni cellulari a Torino e nell'area della Città Metropolitana hanno ricevuto il messaggio, in italiano e in inglese, del secondo test nazionale del sistema IT-Alert, avviato proprio in Piemonte. "Test test. Questo è un messaggio di Test It-alert. - era scritto - Stiamo simulando un incidente nucleare in un impianto sito in paese estero con potenziali ripercussioni nella zona in cui ti trovi. Per conoscere quale messaggio riceverai in caso di reale pericolo per un incidente nucleare vai su www-alert.gov.it Test test". Nei giorni scorsi la Regione Piemonte aveva informato che oggi alle 12 i telefoni cellulari "di chi per residenza o per lavoro" si trovava a Torino, nel territorio della Città metropolitana e in alcuni casi nelle zone confinanti" avrebbero suonato "contemporaneamente" con un messaggio riguardante un ipotetico allarme causato da emissione di materiale radioattivo dalla centrale nucleare di Saint-Alban, ubicata in Francia ma distante meno di 200 chilometri dal confine italiano". Domani, 23 gennaio, il secondo test di It-Alert riguardeà ni territori dei comuni di Prato e Campi Bisenzio; il 24 i comuni di calabresi di Montalto Uffugo, Rende, Rose e Luzzi, in provincia di Cosenza; per la Campania Napoli; per l'Emilia Romagna Modena; per la Sardegna Serramanna e Villasor, nella provincia Sud Sardegna. Il 25 gennaio toccherà ai comuni lucani di Viggiano e Grumento Nova in provincia di Potenza, e in Friuli Venezia Giulia, Visco, Aiello del Friuli, Palmanova, San Vito al Torre, tutti in provincia di Udine. Nello stesso giorno il messaggio di It-alert riguarderà la Campania in una serie di comuni in provincia di Caserta e Benevento; nella provincia autonoma di Bolzano, dove saranno interessati i comuni di Valdaora/Olang, Rasun Anterselva/Rasen Antholz, Perca/Percha, Brunico/Bruneck, San Lorenzo di Sebato/St. Lorenzen, Chienes/Kiens. Il 26 gennaio, infine, sempre alle 12, il messaggio di It Alert riguarderà L'Aquila, una serie di comuni siciliani nelle province di Enna, Messina e Catania, e la Valle d'Aosta, a Valgrisenche, Arvier e Villeneuve).

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