Unicredit, ok per Orcel e Padoan. Palenzona "impallina" Andreotti
19:54 Venerdì 16 Febbraio 2024A sorpresa il figlio del Divo Giulio esce dal board. Nei giorni scorsi aveva ingaggiato una tenzone con il presidente della Crt a colpi di lettere infuocate. Il camionista non ottiene molto di più e infatti ribadisce le "riserve" sul "processo di formazione delle liste"
Unicredit punta sulla continuità al vertice, riconfermando l’ad Andrea Orcel e il presidente Pietro Carlo Padoan ma rimescola le altre poltrone (6 new entry) e si tinge di rosa con il 50% di donne in una lista, quella proposta dal cda, di 12 consiglieri e una forte caratterizzazione di internazionalità. Il nuovo board, che sarà nominato dai soci nel’assemblea del 12 aprile, tornerà ad avere 15 componenti accogliendo il sistema di governance monistico che si caratterizza per non avere un Collegio sindacale ma la presenza, all’interno dello stesso Consiglio, di un Comitato per il Controllo sulla Gestione.
Tra le uscite si segnala quella Lamberto Andreotti, il vicepresidente figlio del Divo Giulio, che a capo della corporate governance e del comitato nomine ha curato la stesura della lista, non più disponibile a un altro mandato. Il passo indietro nasce da una richiesta di Fondazione Crt che ora “pur ribadendo le riserve espresse con riguardo al processo di formazione della lista del Consiglio, in quanto realizzata senza un sounding strutturato degli azionisti e stakeholder”, esprime in una nota il suo apprezzamento al board uscente e “ai consiglieri che hanno rinunciato alla propria ricandidatura, tra cui, in particolare, Andreotti che ha accolto con senso di responsabilità la richiesta formulata nell’incontro di ieri con i vertici dell’Ente”. Fabrizio Palenzona puntava molto di più, dal suo entourage filtrava la richiesta di indicare un paio di consiglieri: si deve accontentare di aver giubilato Andreotti, autore della risposta dai toni piuttosto piccati del famoso carteggio.
Tra le new entry Paola Bergamaschi Broyd, Marco Chromik, Antonio Domingues e i tre componenti il Consiglio di gestione Paola Camagni, Julie Galbo e Gabriele Villa; vengono riconfermati solo Jeffrey Alan Hedberg, Beatriz Lara Bartolomé e Maria Pierdicchi. Gli altri tre amministratori, a completare il board, saranno tratti dalla lista di minoranza che otterrà il maggior numero di voti (il deposito di quella dei fondi è atteso nei prossimi giorni), uno dei quali ricoprirà la carica di presidente del Comitato per il controllo sulla gestione.