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Meno Europa per Pizzarotti

L'ex sindaco grillino di Parma sbatte la porta. Dopo mesi di tira e molla abbandona il partito di cui era presidente e aderisce ad Azione. "Sbagliata l'alleanza con Italia Viva": ha prevalso il rancore verso Renzi, da cui fu sedotto e abbandonato alle scorse politiche

Federico Pizzarotti lascia Più Europa. Fatale l’alleanza decisa e sancita da Emma Bonino e Riccardo Magi con Matteo Renzi, uniti nella lista di scopo per gli Stati uniti d’Europa. Troppo forte per l’ex sindaco di Parma il rancore nei confronti dell’ex premier da cui un paio d’anni fa fu sedotto e abbandonato, anzi sacrificato sull’altare del Terzo polo, costituito assieme a Carlo Calenda. Ed è proprio da Calenda che ora Pizzarotti approderà: “Dopo discussioni animate e un personalissimo esame di coscienza, sono giunto alla sofferta conclusione che il mio cammino all’interno del partito deve concludersi qui” è l’annuncio con cui lascia Più Europa. Con lui se ne va anche il vicesegretario Piercamillo Falasca.

“Negli ultimi tempi, ho assistito a una serie di scelte e di direzioni (sic!) assunte dal nostro segretario che non riesco a condividere e che, a malincuore, non posso sostenere. Questa alleanza, per me anomala, con Italia Viva sta contaminando l’iniziativa di +Europa con un modo di intendere la politica – quello di Cuffaro e dei suoi candidati, della moglie di Mastella o della rete di Cesaro in Campania – poco “europeo”, molto distante dal nostro modo di fare politica e dalla nostra missione originale. Un’alleanza che non ha messo al centro i temi o le famiglie europee, ma il solo intento di superare la soglia del 4% ed eleggere qualcuno”. “Lascio la comoda candidatura garantita da presidente di partito per intraprendere un percorso indipendente, non senza rischi ma in cui credere senza gli imbarazzi per compagni di viaggio che non vorrei avere a fianco”. E il percorso “indipendente”, a quanto pare, sarà l’adesione ad Azione e una candidatura col partito di Calenda.