VERSO IL VOTO

Stati uniti d'Europa, ok alla lista

Via libera dall'assemblea di Più Europa. Il "dissidente" Pizzarotti si accoda e ritira la mozione pro Calenda. Con la formazione di Bonino anche Italia viva, LibDem, socialisti e Volt. Una vittoria di Renzi che a questo punto potrebbe non candidarsi

L’assemblea di Più Europa ha dato via libera alla mozione del segretario Riccardo Magi per la lista Stati Uniti d’Europa in vista delle prossime elezioni europee con 70 voti favorevoli, 13 astenuti e nessun voto contrario. Il presidente Federico Pizzarotti, l’ex sindaco grillino favorevole a un’intesa anche con il riluttante Carlo Calenda e che nei giorni aveva ingaggiato un duro scontro con Matteo Renzi, ha ritirato la mozione “Restart”.

Alle europee dell’8-9 giugno ci sarà dunque la novità di un’unica lista con la denominazione “Stati Uniti d’Europa” che fa riferimento alla macroniana Renew Europe e che avrà dentro i simboli dei partiti aderenti: Più Europa, la renziana Italia Viva, i Libdem di Andrea Marcucci, i socialisti di Enzo Maraio e i pan-europei di Volt. Bonino dovrebbe candidarsi come capolista nel Nord Ovest, anche se i suoi spingono per più candidature, mentre Renzi, dopo aver iniziato la campagna elettorale “Al Centro” in solitaria più per scaramanzia che per convinzione, potrebbe fare un passo di lato e rinunciare a correre in prima persona, magari in cambio di qualche candidatura in più per i suoi. Tanto più che l’accordo iniziale preso dai promotori della lista di scopo era proprio quello di non candidare leader dei partiti e parlamentari che non avessero intenzione di trasferirsi a Strasburgo. Diverso il discorso per Bonino, che non è parlamentare (fu battuta al collegio uninominale del Senato proprio da Calenda) e che non ha l’incarico di segretaria di Più Europa, incarico ricoperto da Magi.

Sulla carta la nuova lista supera abbondantemente la soglia del 4%, incerta invece per Azione da sola, e può contendere terreno al Pd attraendo il voto dei “riformisti” delusi dalla linea sinistrorsa di Elly Schlein. Resta da vedere se il cartello elettorale avrà un seguito politico, se insomma potrà nascere una terza gamba in vista delle prossime elezioni politiche. Ma il 2027 è lontano, intanto si parte. E Renzi mette in sicurezza Italia Viva lasciando solo Calenda, che aveva scommesso sul fallimento dell’iniziativa. “Sono molto contento del sostegno alla lista Stati Uniti d’Europa che è arrivato in modo quasi unanime dai partiti seduti al tavolo. Che bello! A questo punto si parte davvero. Siamo l’unica alternativa ai sovranisti di destra e ai populisti di sinistra. Forza!”, scrive su X Renzi.

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