TAVARES A MIRAFIORI: NIENTE PRODUTTORI CINESI IN ITALIA

Ai sindacati questa mattina il ceo di Stellantis Carlos Tavares non ha detto nulla di nuovo, senza annunciare nuovi modelli o investimenti per Mirafiori. Lo spiegano, all’uscita di Mirafiori, il membro della segreteria della Fiom con delega all’automotive Samuele Lodi insieme al segretario della Fiom di Torino Edi Lazzi. “Un secondo costruttore in Itaia. In particolare se fosse cinese, non farebbe altro che togliere quote di mercato a Stellantis, rendendo la situazione ancora più critica dal punto di vista occupazionale”, ha spiegato Lodi. In termini di risposte “per Mirafiori non ne sono state date, così come per gli altri stabilimenti”.

Ai sindacalisti Tavares ha spiegato che bisognerà capire, anche dal voto europeo, “se si andrà in modo ancora più forte verso l’elettrico o se ci sarà un rallentamento”. L’Ad Tavares ha detto che bisognerà arrivare a fine 2024, “per capire come sono andate le elezioni europee e poi quelle americane”. Tavares ha spiegato che “in Italia c’è un’informazione distorta”, ha aggiunto Lodi, al che i sindacalisti gli hanno ricordato lo sciopero unitario delle sigle, questo venerdì a Torino.

“Sono stati riproposti i vecchi concetti, ma non ci sono novità per Mirafiori”, ha detto Lazzi, “vedremo se poi Tavares dirà qualcosa di diverso alle istituzioni”. I sindacalisti chiedono un modello, e Lazzi lamenta che questi confronti rischiano di essere un mero “scambio di idee”. Lodi infine ha aggiunto di aver posto il tema di “riportare al tavolo ministeriale questo confronto. L’azienda ha ribadito di condividere l’obiettivo, ma che servono condizioni abilitanti per arrivare a un milione di veicoli” all’anno da produrre in Italia.

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