Dago chi?

Dicono che… siano state urne piuttosto amare quelle di sabato e domenica scorsi per Angelo Dago. Sfumata la rielezione al Consiglio regionale del Piemonte, nonostante le 2.480 preferenze incassate, il leghista valsesiano infatti non tornerà a sedersi neppure nell’aula comunale di Quarona, piccola cittadina del Vercellese. Pur in lista a sostegno di Francesco Pietrasanta, sindaco uscente e rientrante con oltre il 70% dei consenti, Dago ha ottenuto appena 23 voti di quei 369 quaronesi che nello stesso giorno hanno scritto il suo nome sulla scheda verde per la Regione. Un mistero. Come un miracolo pare essere quella messe di voti arrivata a un consigliere che al di là della presenza (si è assentato solo il 6% delle sedute) in questi cinque anni di mandato non ha certo brillato per iniziative legislative e politiche, Anzi, i più non si sono manco accorti della sua esistenza. Eppure, ora che è fuori da Palazzo Lascaris Dago pare voglia “valorizzare” il piccolo tesoretto di preferenze che l’ha visto superare nella conta interna al Carroccio alcuni compagni di partito di altre province (dal capogruppo uscente Alberto Preioni fermo a 2.194 voti alle 2.167 preferenze ricevute dall’assessore novarese Matteo Marnati). Ma i vertici regionali della Lega pare abbiano altri piani.

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