LA (S)QUADRA

Cirio attende la Corte d'Appello, rebus Lega: Carosso o Marnati

Domani la proclamazione degli eletti. Il governatore ha già in tasca la lista di assessori. Ultimi aggiustamenti. Nel Carroccio è testa a testa tra il vicepresidente uscente e il collega novarese. Ma Molinari deve convincere Giordano e Canelli (cosa non semplice)

Con lo sguardo rivolto alla Corte d’Appello, in attesa della proclamazione degli eletti, a quanto sempra prevista per domani, Alberto Cirio ha già in tasca la lista degli assessori pressoché definitiva. Il governatore rieletto coram populo intende annunciare al più presto la nuova giunta: non farà certo la fine del collega Vito Bardi che, a due mesi dall'elezione in Basilicata, presenterà solo il prossimo 26 giugno la sua squadra al termine di estenuanti trattative tra i partiti della coalizione. In Piemonte tutto è definito, pesi e contrappesi, cariche e compensazioni, soprattutto dopo che è stata assegnata la poltrona più importante, la Sanità al meloniano Federico Riboldi.

Qualche aggiustamento però nelle ultime ore si starebbe rendendo necessario rispetto all’elenco pubblicato in anteprima dallo Spiffero: piccoli ritocchi nella distribuzione delle deleghe (è all’opera Augusta Montaruli per dare maggior peso al sodale Maurizio Marrone), qualche spostamento tra i sottosegretari (Claudia Porchietto è data in caduta libera), ma nessuna rivoluzione. Lo schema è quello uscito dal confronto con i vertici delle forze politiche, i nomi sono quelli. Qualche novità potrebbe registrarsi nella Lega, ultimamente distratta dai festeggiamenti per il via libera all’Autonomia differenziata. Nel Carroccio piemontese, infatti, starebbe prendendo piede l’ipotesi di un cambio in corsa, tra Matteo Marnati e Fabio Carosso. Il primo, a oggi, risulta confermato con le deleghe di Ambiente e Energia, l’altro si dovrebbe accontentare del ruolo di capogruppo, con Alberto Preioni sottosegretario esterno. Qualcosa, però, potrebbe cambiare, tenendo conto di due elementi finora non sufficientemente tenuti in considerazione: il consenso ottenuto nelle urne e quanto fatto nella precedente legislatura. 

Nella Lega si sta valutando uno schema alternativo che prevede l’inserimento in giunta di Carosso, eletto nel listino, il quale farebbe scattare come supplente Preioni mentre il ruolo di sottosegretario verrebbe affidato a Marnati. Entrambi – Carosso e Marnati – risultano primi sul proporzionale nelle rispettive circoscrizioni, ma sia ad Asti sia a Novara non è scattato il seggio. La differenza tra i due, piuttosto, sta nei voti presi: 4.500 per il vicepresidente uscente, meno della metà per l’assessore novarese, peraltro impegnato in una provincia con quasi il doppio degli abitanti. Inoltre, Carosso in questi cinque anni ha mostrato forte sintonia con Cirio (fin troppo, secondo alcuni detrattori), mentre di Marnati non sono stati dimenticati gli scivoloni di questi cinque anni, a partire dal pasticcio sullo stop agli Euro 5.

Riccardo Molinari, capogruppo alla Camera e numero uno piemontese, ci sta ragionando su ma l’operazione non è delle più semplici, visto che di mezzo c’è il fronte leghista di Novara, unica città capoluogo che ancora può contare su un sindaco della Lega, Alessandro Canelli. Marnati è espressione di quella falange e gli accordi parlavano di un suo ingresso in giunta anche se all’ombra di San Gaudenzio non fosse scattato il seggio. Si accontenteranno di un posto da sottosegretario? Chi conosce Massimo Giordano, segretario provinciale della Lega, è pronto a scommettere sulla sua resistenza a oltranza e Molinari in un momento come questo tutto vuole tranne che un nemico in casa, soprattutto dopo aver già sancito l’esclusione del torinese Fabrizio Ricca. Un rinforzo potrebbe arrivare da Preioni, che di certo preferirebbe essere consigliere – magari con la prospettiva di tornare capogruppo – piuttosto che sottosegretario. Basterà?

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