APPENDINO: PIÙ TUTELE PER I SINDACI, MIO CASO DIVERSO DA TOTI

L’ex sindaca di Torino Chiara Appendino a pochi giorni dalla sentenza della Cassazione che l'ha giudicata colpevole per i fatti di piazza San Carlo, per i quali chiede soltanto di ricalcolare la pena, riducendola, riflette sulla situazione dei sindaci e sul garantismo in una lettera al quotidiano “Il Dubbio”. Un testo in cui Appendino si interroga sulle responsabilità penali dei sindaci: “Andando oltre il mio caso personale, è facile prevedere che continuando a sacrificare i Sindaci come capri espiatori si otterranno risultati deleteri”. La sindaca ricorda diversi casi di sindaci alle prese con processi tra cui il caso di Livorno: “Non penso solo agli eventi pubblici, ma anche, ad esempio, alle calamità naturali e alla loro presunta prevedibilità ed evitabilità: una valanga, una piena, un sisma o un’alluvione, come nel caso dell'ex sindaco Nogarin che è stato l’unico condannato - in primo grado - nel processo di Livorno”. Per questo chiede “una seria revisione del Testo Unico degli Enti Locali che definisca in modo chiaro le responsabilità penali dei primi cittadini ed elimini pericolose zone grigie”.

Successivamente, Appendino risponde riguardo la posizione del Movimento 5 Stelle: “Ci tengo a chiarire da subito che noi siamo garantisti. Questo principio nobile, tuttavia, non può essere utilizzato per paragonare casi completamente diversi tra loro e tentare di normalizzare ciò che normale non è. Il caso Toti da voi menzionato”, prosegue la vicepresidente del Movimento 5 Stelle, “ne è l'esempio: la politica fatta sugli yacht, i telefoni lasciati fuori per evitare intercettazioni e la commistione tra politica e affari non hanno niente a che fare con i rischi che i Sindaci corrono per il solo fatto di essere tali. Sono comportamenti fortemente inopportuni sintomo di un sistema politico malato a prescindere dall’iter giudiziario”. Al di là dei processi, aggiunge Appendino, ci sono “situazioni che fanno emergere un tema non giudiziario ma di opportunità politica”. Appendino chiude così la missiva: “In un momento in cui l’astensionismo cresce e la questione morale irrompe quotidianamente con casi di mala politica, tutti i partiti dovrebbero alzare l’asticella come fa il Movimento 5 Stelle a tutela appunto delle istituzioni e della politica nel suo senso più alto”.

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