Sport e terzo settore tra le riforme in Piemonte, Liguria e Vda

La Fondazione Terzjus, con il contributo della Compagnia di San Paolo, ha realizzato dalla fine del 2023 un progetto denominato "Sport terzo settore. Opportunità e novità per gli enti sportivi dilettantistici a cavallo delle due riforme", con destinatari principali le associazioni e le società sportive dilettantistiche di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta. Si tratta di un'indagine campionaria incentrata sull'applicazione della riforma dello sport e delle connessioni con quella del terzo settore. Il progetto si è articolato in due attività: la prima di monitoraggio e analisi giuridica delle principali novità legislative originate dalla due riforme e la seconda con un intervento formativo che ha coinvolto 796 enti sportivi dilettantistici. La survey è stata effettuata su un campione di 739 enti sportivi dilettantistici, di cui più di 590 da Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta: per l'81% sono associazioni sportive dilettantistiche e per circa il 19% società sportive dilettantistiche, prevalentemente di piccole e medie dimensioni - il 63% ha tra 50 e 500 tesserati - con bilanci che, per il 53% del totale, non superano i 60.000 euro annui. Solo il 6,3% ha una sede di proprietà e circa il 20% svolge anche attività diverse dalle specifiche discipline sportive: gestione di centri estivi, progetti con le scuole, interventi con soggetti fragili o gestione di impianti e strutture sportive. I risultati saranno illustrati in un incontro a Torino il 29 giugno, promosso dalla Fondazione Terzjus coi comitati regionali Coni del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta e col supporto della Compagnia di Sanpaolo. "Dall'indagine - spiega Luigi Bobba, presidente della Fondazione Terzjus - emerge un quadro di luci e ombre e anche un certo affaticamento degli enti sportivi, specialmente quelli più piccoli, nell'adeguarsi alle nuove normative. Ma sono presenti anche intrecci positivi tra le due riforme - dello sport e del terzo settore - e un potenziale di sviluppo dello sport, che se adeguatamente supportato, potrebbe diventare una leva importante sia di miglioramento del benessere fisico delle persone di tutte le età, sia un vettore di inclusione per i soggetti più fragili".

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