EMERGENZA

Piemonte flagellato dal maltempo. Fiumi esondati, paesi isolati - VIDEO

Evacuazioni nelle valli. Frane e strade chiuse, torrenti in piena. Cedimenti anche nell'Ossola, turisti bloccati. Nell'alto Torinese, Verbano e Canavese i corsi d'acqua oltre il livello d'allerta. Ora la conta dei danni. Cirio: "Chiesto lo stato di calamità"

Da ieri sera sono al lavoro gli uomini della Protezione civile del Piemonte guidati dal responsabile del settore Franco De Giglio per seguire l’andamento della perturbazione e coordinare gli interventi in stretto raccordo con le Prefetture. “Sono personalmente in contatto con i sindaci delle zone colpite: abbiamo monitorato per tutta la serata e nella notte l’andamento della perturbazione che ha colpito alcune zone del Piemonte – dice il presidente della Regione Alberto Cirio – i danni più seri di sono registrati sul fronte del Gran Paradiso, nel Canavese, nelle valli Orco e di Lanzo e nella zona di Macugnaga. La sala regionale è operativa e i nostri tecnici sono al lavoro e stanno raggiungendo le zone colpite per una prima conta dei danni e per individuare con i Comuni i primi urgenti interventi di ripristino. Sono in contatto con la Regione Valle d’Aosta e questa mattina ho sentito al telefono il Capo dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, per la richiesta dello stato d’emergenza”.

La Protezione civile regionale rende noto che le situazioni particolarmente significative hanno interessato nella nottata la Valle Orco e la Valle Soana. I volontari sono stati sul posto e hanno supportato le amministrazioni coinvolte dall'evento. A Chialamberto ci sono tre frazioni isolate ed è stata disposta l’evacuazione in via precauzionale di due condomini per un totale di circa 20 persone, ospitate presso i locali allestiti nella palestra comunale con il supporto dei volontari. Tra Noasca e Locana c’è una frana che impedisce la circolazione sulla statale 460 per Ceresole Reale: la Città metropolitana inizierà questa mattina le operazioni di rimozione. I vigili del fuoco hanno evacuato a piedi, oltre la frana, 35 persone che erano in un ristorante a cena e che hanno trascorso la notte in un centro allestito a Locana. Da segnalare intervento dei vigili del fuoco di Torino effettuato stanotte tra Montanaro e San Benigno Canavese per il salvataggio di due adulti e di una neonata di 3 mesi bloccati in auto per l’innalzamento dell’acqua del torrente Orco. Durante la notte è stato monitorato anche il territorio del nodo idraulico di Ivrea, in quanto si è verificato un significativo innalzamento dei livelli della Dora Baltea, che in Valle d’Aosta in alcune stazioni hanno superato il livello di pericolo/rosso. La piena in Piemonte è passata nella notte con livelli contenuti entro quello di guardia. Situazione critica anche a Macugnaga. È esondato un torrente che attraversa il paese e ha allagato la strada che porta al centro, impedendo l’accesso a livello della località Staffa. Stanno operando squadre dei Vigili del fuoco, del Soccorso alpino ed i volontari del Coordinamento regionale. Manca l’energia elettrica a circa 1500 utenze, per le quali la centrale operativa di Enel ha disposto l’invio di personale per consentire il ripristino del servizio, che si presenta complicato per l’allargamento di alcune cabine. Al momento ne sono state ripristinate circa 500.

“Abbiamo subito ingenti danni, soprattutto alle scogliere della cascata, a causa della bomba d’acqua e delle frane. La situazione è in miglioramento e riusciremo tra poche ore a liberare la strada per poter permettere alle persone bloccate qui di lasciare il paese”, riferisce il sindaco di Noasca, paese in provincia di Torino pesantemente colpito dal maltempo.

Decine di persone sono state sfollate tra sabato sera e la notte di domenica nelle vallate alpine del Torinese a causa dell’ondata di maltempo. A Locana, in Valle Orco, in 37 sono state trasferite da un ristorante rimasto isolato dopo una frana. A Chialamberto, località della Val Grande interessata da una colata di fango e detriti, è stato invece evacuato a titolo precauzionale un condominio di 50 persone. Isolati i centri abitati di Noasca e Ceresole Reale. In Valle d’Aosta, dopo l’alluvione, inizia la conta dei danni. La vallata di Cogne ancora isolata dopo che l’unica strada di collegamento, la regionale 47, è stata danneggiata: circa 200 persone evacuate in elicottero.

Due centri isolati in Valle Orco – I centri abitati di Noasca e Ceresole Reale, nell’alta Valle Orco, sono isolati dalla tarda serata di sabato per via di due frane. La strada provinciale 460 del Gran Paradiso è stata chiusa. Le frane si sono abbattute nelle località Zaunere e Fornolosa. A Noasca, dove risultato caduti 172 mm di acqua, la cascata formata dal torrente Noaschetta, molto conosciuta da turisti ed escursionisti, si è ingrossata al punto da coprire il ponte sulla strada prima di gettarsi nell'Orco.

Escursionisti bloccati nei rifugi del Monte Rosa – Una trentina di persone è rimasta bloccata nei rifugi ai piedi del Monte Rosa, nel territorio del Vco. La causa è l'uscita dall’alveo, in diversi punti, del fiume Anza nella zona dell'alpe Burki. Il sindaco di Macugnaga, Alessandro Bonacci, ha però sottolineato che “non c’è alcuna situazione di emergenza” e che è stato rivolto l’invito a “non muoversi e non lasciare il posto in cui si trovano”.

Isolato l’abitato di Cogne – Intanto in Valle d’Aosta, terminata l’alluvione che sabato ha colpito diverse zone, inizia la conta dei danni. Il paese di Cogne resta isolato perché l’unica strada per raggiungerlo, la regionale 47 chiusa da Ozein, è stata pesantemente danneggiata in più punti, anche nel territorio comunale di Aymavilles. Circa 200 persone sono state evacuate in elicottero. Si tratta di “residenti e turisti: un centinaio dalla Valnontey e altrettanti da Cogne”, ha detto il presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin. Alcune decine le persone che invece devono raggiungere il paese. Gli albergatori di Aosta stanno raccogliendo disponibilità per offrire camere gratuitamente agli sfollati. “Abbiamo salvato 30 campeggiatori. Sabato sera dopo che la situazione è peggiorata è stato evacuato il campeggio Gran Paradiso. Nel nostro albergo abbiamo accolto gli sfollati, quelli che abbiamo potuto, circa 30 persone”, racconta Christine Cavagnet, che con la sua famiglia gestisce l’hotel Herbetet, in Valnontey, frazione di Cogne.

Danni anche in altri paesi – A causa dell’ondata di piena della Dora Baltea vi sono state alcune esondazioni. A Montjovet sono state evacuate dai loro alloggi due famiglie, salite ai piani alti; a Issogne il fiume è esondato tra le località Favà e Fleuran e alcuni abitanti sono stati fatti salire ai piani superiori. Attualmente la strada statale 26 è chiusa a tratti a Bard, Donnas e Champdepraz e si sta valutando la riapertura.

Esondazioni ed evacuazioni – Nella Valtournenche l’esondazione del torrente Marmore ha causato danni ingenti nel centro di Cervinia, allagando anche dei negozi. Sono in corso i lavori per il disalveo del torrente e per un primo intervento in paese. Chiusa nella notte, la regionale per raggiungere la località è stata riaperta domenica mattina. Più in basso nella stessa vallata, ad Antey-Saint-André, è stato evacuato un campeggio e gli ospiti sono stati distribuiti in varie strutture ricettive.

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