FASCE TRICOLORI

Anci, Manfredi mette le Ali.
E lascia a terra Lo Russo

Alla kermesse di Cuneo il presidente Ricci pronuncia l'endorsement al sindaco di Napoli. Il primo cittadino di Torino più che indispettito abbozza e arma la piemontese Piastra che prova a raddrizzare il tiro: "Ci sono altri candidati". Ma per Roma la partita è chiusa

“In queste settimane mi sono confrontato con tanti amministratori e credo che la persona più autorevole, più in grado di raccogliere il consenso trasversale all’interno dell’Anci sia Gaetano Manfredi”. Quando Matteo Ricci, collegato da Bruxelles, ha fatto il suo endorsement tra i sindaci è calato il gelo. L’occasione sono gli Stati Generali della Bellezza, la sede è Cuneo, in Piemonte: il sindaco di Napoli, in prima fila gongola, Stefano Lo Russo viene avvisato mentre è in macchina che sta raggiungendo la kermesse. L’appoggio a Manfredi annunciato proprio a casa sua, tra quei sindaci schierati in buona parte con lui nella corsa al vertice di Anci. Per i più i giochi ormai sono fatti: il patto è tra lo stesso Ricci, l’uscente Antonio De Caro (ormai compagni di banco nell’Europarlamento) e Manfredi. Il Nazareno ha dato il via libera, il centrodestra non è ostile. Ci sono ancora delle sacche di resistenza, certo, ma forse questo è proprio il modo, secondo Ricci, di provare a chiudere la partita. A Roma la partita la danno ormai chiusa: a novembre toccherà proprio a Lo Russo incoronare Manfredi, al congresso che si svolgerà sotto la Mole. Quasi una beffa. Ali è l’associazione che raccoglie una serie di enti locali, una cugina stretta di Anci, per qualcuno un doppione. Oggi intanto Ricci si è dimesso per potersi dedicare al suo nuovo incarico.

“Più che blindarlo ha fatto emergere qualche voce in dissenso” dice un sindaco piemontese. Tra questi spicca Elena Piastra, sindaca di Settimo Torinese e numero uno di Ali in Piemonte: “Apprendiamo l’ipotesi di Manfredi lanciata dal presidente nazionale Ricci, ma penso occorra aprire anche ad altri progetti e non rischiare fughe in avanti in questa fase – afferma lei in una nota –. Credo che il sindaco Lo Russo possa essere un’ottima proposta, come simbolo di una città, Torino, rappresentativa dell’Italia dei comuni che si stanno ripensando a livello economico, investendo in rigenerazione e innovazione”. Parole che da un lato provano a dimostrare che la partita sia ancora aperta, dall’altro certificano una spaccatura all’interno dell’associazione.

Quando è arrivato agli Stati Generali della Bellezza, Lo Russo ha provato a dissimulare l’irritazione. Ha fatto il suo intervento, partecipato al tavolo di confronto in programma e poi se n’è andato. Piastra per contro conferma la sua lealtà al primo cittadino del capoluogo e intanto si assicura la sua benevolenza nella successiva corsa per Anci Piemonte, partita che lei vorrebbe giocare in prima persona con Lo Russo nel ruolo di mazziere. 

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