Csm, Costa (Az): ribaltone in vista

"Suggerisco grande attenzione a ciò che accade al Csm. Dopo le accuse ad una consigliera, alcuni consiglieri togati hanno minacciato di non partecipare al plenum se la stessa fosse stata presente. Lei non si è presentata e la nomina del procuratore capo di Catania è passata per un voto. Ora si invocano le dimissioni dal Csm della consigliera in questione: se si dimetterà, il Parlamento dovrà sostituirla. Ma per eleggere il successore ci vorranno i 3/5 delle Camere, ossia i voti di maggioranza ed opposizione. Difficile l'accordo su un nome condiviso. Si genererebbe un'inerzia finalizzata a lasciare il Csm senza un consigliere laico, mutando gli equilibri attuali. Insomma, grandi manovre e ribaltone in vista. Ps: pare che la procura competente a valutare le accuse contro la consigliera del Csm sia quella di Catania". Così Enrico Costa, deputato di Azione.

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