REGIONE PIEMONTE

"Equilibrio e condivisione", Cirio strizza l'occhio alle minoranze

Un governatore avvolgente parla per quasi un'ora all'insediamento del Consiglio regionale e mette i pilastri della nuova legislatura. "Regione dovrà tornare ente di programmazione e meno di gestione", sui grandi temi lavoro con le opposizioni

“Equilibrio e condivisione”. Su questi due pilastri poggia l’intervento d’esordio di Alberto Cirio nel giorno dell’insediamento del Consiglio regionale. Equilibrio e condivisione, parole ripetute più volte, che dovranno attuarsi sui principali provvedimenti della prossima legislatura: “Ci sono momenti storici in cui non si può non condividere e questo è uno di quei momenti” viepiù in una legislatura come quella che s’inaugura oggi in cui “la Regione dovrà tornare a essere ente di programmazione” molto più che di gestione, com’è stata finora. “E nella programmazione c’entra la Giunta ma soprattutto il lavoro del Consiglio”.

La Sanità resta il centro dell’attività amministrativa e politica della Regione e l’occasione è buona per annunciare che entro la fine di luglio il commissario Marco Corsini assegnare l’appalto per la realizzazione del nuovo Parco della Salute. Un passaggio fondamentale per un’opera rimasta a lungo nelle sabbie mobili della burocrazia.

Ammicca, blandisce, ammalia, gigioneggia. In una parola fa il Cirio. Un discorso avvolgente, a tratti zuccheroso, tratteggia un governatore pronto ad aprire la propria amministrazione dopo una legislatura, la scorsa, in cui l’atteggiamento muscolare della Lega ha portato spesso a scontri epici con le opposizioni dietro le barricate dell’ostruzionismo, a partire dalla legge sulla ludopatia. Equilibrio e condivisione, ripete più volte Cirio. Parole che sembrano inserirsi nel solco della proposta di una Costituente per il Piemonte avanzata da Daniele Valle nella sua intervista con lo Spiffero. Anche parte degli argomenti toccati dal governatore sono gli stessi di quelli del suo sfidante mancato. Il nuovo piano sociosanitario, il riordino degli enti locali, la nuova legge urbanistica vecchia ormai di cinquant’anni. E anzi estende il discorso a quella sul commercio, “che è del 1999, quando ancora non esisteva il commercio online” sottolinea il governatore.

Tra i primi provvedimenti che annuncia Cirio c’è anche lo strumento dell’anticipo di liquidità per le associazioni e gli enti legati alla cultura che soffrono l’atavico ritardo con cui la Regione riesce a erogare i propri contributi. Uno strumento per il quale saranno coinvolte anche le fondazioni bancarie “e con loro stiamo perfezionando”.

“Una conferma è più di una vittoria: è un voto molto più consapevole, il che implica per me una responsabilità ancora maggiore – ha detto Cirio nei suoi 54 minuti di intervento –. Ho avuto la più alta attestazione di fiducia mai data a un presidente in Piemonte da quando esiste la Regione”. Una regione estesa che la giunta continuerà a battere nella sua versione “itinerante”. La prima seduta si terrà a Limone Piemonte, nel Cuneese, “come segno di attenzione nei confronti della situazione del Colle del Tenda, da tempo non transitabile” ha annunciato Cirio. “ Vicinanza, in particolare, verso le istanze di questa comunità e di tanti cittadini e aziende che da anni vivono una situazione difficile a causa del protrarsi dei lavori per il nuovo tunnel del Tenda e dei continui ritardi causati da inchieste giudiziarie e dalle conseguenze della tempesta Alex. Servono garanzie e certezze sulla riapertura e saremo a Limone per pretenderlo con chiarezza”.

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