SANITÀ, LISTE D’ATTESA: ITALIA FRAMMENTATA, IN PIEMONTE CUP LENTO

Nel giorno in cui la Camera dà il via libera definitivo al decreto del governo (approvato con 171 sì e 122 contrari) esce l’indagine realizzata da Cittadinanzattiva, condotta a metà giugno e concentrata sull'analisi dei tempi di attesa per sei prestazioni. Per ciascuna di esse è stato valutato il rispetto dei tempi previsti dal piano nazionale del Governo a seconda delle diverse classi di priorità: Urgente (da eseguire nel più breve tempo possibile), Breve (entro 10 giorni), Differibile (entro 30 o 60), Programmata (120 giorni). In generale, dall'indagine emerge che le difficoltà nel rispetto delle tempistiche si riscontrano al Nord così come a Sud. In Friuli-Venezia Giulia quasi tutte le prestazioni oggetto di indagine, a maggio, sono state erogate oltre i giorni previsti. Al contrario, in Veneto i tempi vengono rispettati per tutte le prestazioni e tutte le priorità. Bene anche la Calabria, anche se Cittadinanzattiva ritiene che siano necessarie ulteriori indagini su questa Regione. Tra i casi limite, quello dell'Azienda Universitaria Friuli Centrale, dove si attendono in media 498 giorni per un'ecografia addome e 394 giorni per una visita ginecologica programmabile, mentre nell'Asl 3 della Liguria si aspettano in media 427 i giorni per una visita cardiologica programmabile.

La situazione però è frammentaria anche all’interno della stessa Regione. Nel caso del Piemonte,  le tabelle della ricerca di Cittadinanzattiva mostrano che nel caso dell’Asl di Alessandria ci si trova di fronte ai assoluti sui giorni di attesa che per le prestazioni entro i 10 giorni risultano pienamente rispettati, mentre per l’Asl di Novara il quadro è fornito in percentuali. Vengono confermate le criticità del Cup, i centri unici di prenotazione. Sono centralizzati, come peraltro ribadito nell’ultimo decreto appena convertito, in 13 regioni tra cui il Piemonte, mentre restano divisi territorialmente ancora in Veneto, Calabria, Sicilia, Puglia, Campania, Sardegna e Toscana. Per quanto riguarda il tempo che bisogna attendere al telefono per avere risposta, anche questo varia da regione e regione. Il più rapido è il Cup del Lazio con 2 minuti e 15 secondi, mentre Lombardia, Puglia, Sardegna, Campania e Basilicata che restano al di sotto dei 3 minuti. In Piemonte l’attesa media è di 5 minuti e 48 secondi. Dato inferiore ai 18 minuti della Liguria o a quello del cup della Valle d’Aosta dove si informa che c’è troppo traffico telefonico e, dunque, si invita a presentarsi allo sportello.

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