SANITÀ PIEMONTE, RIBOLDI: NUOVO PIANO SOCIOSANITARIO ENTRO ESTATE 2025

“Vorrei che il Piemonte avesse il suo nuovo piano sociosanitario entro la prossima estate”. L’assessore alla Sanità del Piemonte Federico Riboldi Sull’organismo e sulla sua composizione vanno ancora definiti parecchi dettagli. “Ci sono un po’ di proposte”, spiega Riboldi, “ma la soluzione di una struttura ad acta mi pare quella migliore. Un gruppo di lavoro altamente qualificato, tra figure interne ed esterne alle Regione, che operi agilmente e su tutti i settori contemplati dal piano”. E che quella socio-sanitaria non sia solo poco più che una definizione normativa, ma “debba tradursi davvero in sinergia tra assistenza e sanità”, l’assessore lo pone tra i fondamentali del futuro testo normativo. “Dobbiamo definire meglio le differenze tra residenze sanitarie assistenziali e residenze assistenziali, la presenza del personale sanitario nelle prime è fondamentale anche per evitare ricorsi impropri ai Pronto Soccorso e favorire le dimissioni dai reparti ospedalieri. E questo è solo un esempio come tutto sia collegato, anche al problema più grande che è quello delle liste d’attesa”.

Riboldi parla di una “piena collaborazione e sinergia tra me e il mio collega del Welfare Maurizio Marrone e i due direttori Antonino Sottile e Livio Tesio”, tra le premesse per incominciare a lavorare al piano che, si vedrà quanto potrà incidere e per alcuni versi rimediare ulteriormente ai pesanti tagli che proprio la modifica più pesante qual è stata la delibera 1-600 sulla rete ospedaliera dell’allora assessore Antonio Saitta e del direttore regionale Fulvio Moirano aveva introdotto per ottemperare alle regole del piano di rientro. La condivisione con le amministrazioni locali sarà una parte fondamentale del piano. “Ci sarà assolutamente, così come ci saranno incontri con ciascun portatore di interesse, dai sindacati alle associazioni, dalle reti agli ordini professionali, che intendo fare personalmente”, aggiunge Riboldi. Mentre resta da scoprire da chi e da quanti sarà composta l’unità di missione e quali saranno i passaggi formali del testo – probabilmente una proposta di legge della giunta che approderà poi in commissione e da lì in aula – il timbro politico, l’assessore di FdI lo appone annunciando che il nuovo piano, “che non dovrà lasciare spazio a fronzoli mirando all’efficacia senza sprecare un solo euro, avrà una fortissima impronta sociale”.

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