Confagricoltura: frutta a rischio per clima,costi e calo consumi

Siccità severa e al Sud e nelle Isole, piogge abbondanti e prolungate al Nord. Questo non depone bene per la produzione italiana di ortofrutta, che vale oltre 16 miliardi di euro e rappresenta il 25% del totale della produzione agricola nazionale. Per quanto concerne la frutta, siamo tra i maggiori produttori al mondo di mele e pere, pesche, albicocche, uva da tavola, meloni e kiwi. Il clima, tuttavia, sta influendo su calibro, quantità, conservabilità del prodotto, oltre al proliferare di fitopatie. "Meloni e angurie al Nord hanno fatto fatica a raggiungere un buon livello di qualità a causa delle basse temperature e la troppa acqua che hanno accompagnato la prima parte dell'estate - sottolinea il presidente della Federazione nazionale Frutticoltura di Confagricoltura, Michele Ponso - Pesche e albicocche hanno una qualità discreta, ma abbiamo un'alta percentuale di scarti per la diffusione di insetti alieni e funghi". In Piemonte si sono registrati forti attacchi del virus sharka su pesche e nettarine, ma per quelle a maturazione tardiva, con l'arrivo del caldo, la qualità è migliorata. 

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