CRONACA VERA

La mamma chiedeva l'elemosina nel parcheggio, bimba rom muore investita davanti all'ospedale

La tragedia al San Giovanni Bosco. A travolgere accidentalmente la piccola è stata un'automobilista, che è stata a sua volta ricoverata in stato di shock. Il nosocomio da tempo "assediato" dall'accattonaggio. Montaruli (FdI). "Intervento immediato"

A Torino una bambina di due anni è morta dopo essere stata investita da un'auto in manovra nel parcheggio dell'ospedale San Giovanni Bosco. La piccola era con la madre che, secondo quanto è stato ricostruito, stava chiedendo l'elemosina. A investire accidentalmente la bimba è stata un'automobilista, che è stata a sua volta ricoverata in stato di shock. La piccola è deceduta all'ospedale Infantile Regina Margherita, dove era stata trasferita per la gravità delle lesioni riportate.

Inutili tutti i tentativi dei medici che si sono prodigati per salvare la vita alla piccola Esmeralda. La bambina aveva già subito due arresti cardiaci lunedì al San Giovanni Bosco e ne ha avuto un altro questa mattina, provocato dall'insufficienza degli organi vitali danneggiati dai traumi. Anche la donna che guidava l'auto, una 57enne torinese, si è sentita male ed è stata ricoverata al San Giovanni Bosco. Dopo l’investimento ci sono stati problemi di ordine pubblico perché prima al San Giovanni Bosco e poi al Regina Margherita sono accorse con un camper decine di parenti della vittima. Per questo è stato necessario l'intervento del battaglione dei carabinieri e di alcune pattuglie della polizia.

Un problema, quello del parcheggio di fronte al nosocomio torinese, già al centro dell’attenzione dell’amministrazione su cui oggi interviene l’esponente di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli. “Da anni con innumerevoli iniziative chiediamo misure per garantire la sicurezza nel parcheggio dell’ospedale san Giovanni Bosco – sottolinea la vice capogruppo dei meloniani alla Camera –. Parcheggiatori abusivi e accattonaggio con uso anche di minori sono all’ordine del giorno a cui sia aggiunge una numerosa presenza di tossicodipendenti nei pressi di una struttura che per sua vocazione ospita ogni giorno persone in sofferenza. Per questo la notizia che una bambina oggi sia morta non solo ci addolora profondamente ma ribadisce quanto sia necessaria una supervisione più rigorosa dell’area a tutela di tutti e rispetto alla quale torniamo a chiedere a tutte le parti interessate un intervento immediato. Se poi fosse confermata la notizia di un baby accattonaggio saremmo di fronte all’ennesimo caso che conferma l’importanza dell’approvazione del disegno di legge governativo sulla sicurezza, il quale prevede infatti un giro di vite non più rinviabile. Sul caso è stata presentata una mia interrogazione parlamentare”. 

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