Uliano, preoccupa aumento cig Stellantis, ora anche in Sevel

"E' aumentato il ricorso alla cassa integrazione in tutti gli stabilimenti Stellantis. La situazione più preoccupante perché inaspettata è quella della Sevel, dovuta al calo dei volumi dei veicoli commerciali". Lo afferma Ferdinando Uliano, segretario generale della Fim Cisl che torna a lanciare l'allarme sull'esaurimento nel 2025 degli ammortizzatori sociali. "Senza questo salvagente - spiega - circa 25.000 posti di lavoro sono a rischio tra Stellantis e l'indotto. E' un tema disatteso dal governo". Uliano sottolinea che il calo dei volumi riguarda anche modelli recenti come il Tonale, la 500e, il Grecale, le Maserati GranTurismo e GranCabrio: "Vorremmo sapere se è un problema congiunturale o se richiede ulteriori interventi. Oggi quasi un migliaio di persone lavora su due turni anziché su tre. La produzione quest'anno sarà vicino alle 500.000 unità contro le 750.000 del 2023. La metà dell'obiettivo posto dal governo". Uliano ricorda che l'avvio delle nuove produzioni è previsto dal 2025 sia per Melfi, dove il prossimo anno partiranno due dei 5 nuovi modelli, sia per Cassino dove il nuovo Stelvio è atteso nell'ultimo trimestre 2025, la nuova Giulia nel primo semestre 2026 e un altro grande suv nel 2027. Anche a Mirafiori la 500 ibrida è prevista a fine 2025. "Bisogna definire l'accordo di sviluppo al tavolo con Urso, che deve prevedere i modelli, le assegnazioni alle fabbriche, gli ammortizzatori, la formazione, non solo incentivi all'acquisto ma anche all'offerta, la messa in sicurezza del progetto della gigafactory. Questi progetti devono diventare impegni concreti di Stellantis, del governo, dei sindacati e delle aziende della componentistica" conclude Uliano.

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