Detenuto dà fuoco a cella, sette persone intossicate a Ivrea

L'altro ieri nel carcere di Ivrea (Torino) un detenuto di origini marocchine, autore nei giorni precedenti di un'aggressione ai danni di un agente della polizia penitenziaria, si è reso nuovamente autore di disordini dando fuoco alla propria cella. E' stato necessario evacuare la sezione. Al termine delle operazioni è stato comunque necessario per quattro agenti intervenuti e tre detenuti, ricorrere alle cure presso del pronto soccorso di Ivrea, dove sono stati tutti dimessi con prognosi che vanno dai tre giorni ai cinque giorni. A dare notizia dei disordini è l'Osapp, l'organizzazione autonoma della polizia penitenziaria che sottolinea come da tempo, nell'istituto eporediese, "vige una totale anarchia da parte dei detenuti che spadroneggiano indisturbati liberi di muoversi a causa dell'apertura delle camere di pernottamento". Il segretario generale Generale Osapp, Leo Beneduci, torna a ricordare che "da circa quattro anni l'istituto di Ivrea risulta privo di un comandante titolare e questo genera grande preoccupazione tra il personale che si sente abbandonato e privo di guida. Chiediamo un'urgente ispezione da parte dei superiori uffici al fine di verificare la gravissima situazione in cui versa il carcere di Ivrea".

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